In 190 da mezzo mondo per Fausto Coppi
CASTELLANIA COPPI – “Ogni anno, al traguardo, stanco morto, dico che all’edizione successiva sarò solo spettatore. Ma poi penso a Fausto Coppi, che qui pedalava, e già volava, e che se ne è andato troppo presto, e credo che essere a LaMitica è un modo per dirgli grazie e per tenere viva la memoria”.
Pensiero di uno dei 190, e più, iscritti a LaMitica 2023, la ciclostorica a casa di Fausto e Serse, settima tappa del Giro d’Italia d’Epoca (Gide) guidato da Michela Moretti Girardengo. In versione ‘iridata’, come sul manifesto di Riccardo Guasco, perché sono 70 anni dal titolo mondiale a Lugano.
Il ciclostorico che si ‘confessa’ ha una bici dei tempi del Campionissimo, qualcuno invece ha mezzi un poco più moderni, ma lo spirito che muove tutti è lo stesso: il ricordo, la celebrazione, la passione, l’amore per le due ruote e per interpreti straordinari e senza tempo.
Solo così si spiega il viaggio di chi arriva da Francia, Belgio, Olanda, Regno Unito, due anche dal Brasile. Per esserci, su uno dei quattro percorsi, con abbigliamento d’epoca e le maglie sono anche loro storia in movimento. Uno spettacolo, l’emozione di essere accolti, a pochi metri dal traguardo, da Pietro Cordelli, che con il megafono incita i corridori e quasi li spinge, con le parole, al traguardo. Dove i racconti più belli sono quelli della fatica e della gioia provata sulla Rampina, strada bianca per eccellenza. Negli occhi anche lo show delle Bellezze in bicicletta, a Tortona.
Un buon numero di iscritti è della provincia, Gianni Mariotti ha la prima maglia di Fausto ancora ragazzino, tanta Bianchi e Siof, anche Cva
Sul ‘corto’ pure Gibì Baronchelli, con gambe che girano ancora benissimo, e il giornalista Domenico Quirico, “esperienza straordinaria. Tornerò”. Tutto lo staff dell’associazione I Colli di Coppi e Sergio Vallenzona, ill sindaco, lo aspettano nel 2024.