Lupo morto ritrovato sul greto dell'Orba
Un esemplare giovane
L'intervento dei Carabinieri Forestali lungo la linea ferroviaria Acqui-Genova
OVADA – Sono stati recuperati dai responsabili della Provincia di Alessandria i resti del lupo morto rinvenuto in località Volpina, nella zona sud della città.
L’intervento risale a venerdì scorso, 4 novembre, con i Carabinieri Forestali (provenienti della stazione di Ovada) e i rappresentanti delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese (che hanno immediatamente avvisato anche il Centro Associato Grandi Carnivori della Regione Piemonte) che hanno operato lungo i binari della linea ferroviaria Acqui Terme-Genova.
Si tratta del secondo esemplare trovato senza vita nel giro di una settimana. Il precedente risale a mercoledì scorso, 2 novembre, sul greto del torrente Orba, a pochi metri dal Borgo di Ovada. In questo caso dovrebbe trattarsi di un esemplare alfa di uno dei branchi monitorati nell’ambito del Progetto LIFE Wolfalps EU sull’Appennino Piemontese, riconoscibile dalla coda mozzata e dalle dimensioni.
Lupo morto ritrovato sul greto dell'Orba
Un esemplare giovane
L’animale è stato portato al Presidio Multizonale Veterinario di Alessandria per gli accertamenti delle cause di morte che verranno effettuati come al solito presso l’Università di Torino dal Dipartimento di Scienze veterinarie e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta (IZP)-Centro di Referenza Nazionale per le Malattie degli Animali Selvatici (CeRMAS).
«Sull’Appennino Piemontese, negli ultimi anni, si è verificata una diffusione della specie anche in aree collinari e di pianura, generalmente più antropizzate, con strade e ferrovie – spiegano dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese -. Questo fenomeno ha comportato un incremento dei ritrovamenti di lupi morti, che rappresenta sempre un evento straordinario di grande interesse per stampa, cittadini e amministratori. In Piemonte i ritrovamenti di lupi morti in area alpina, valutando le casistiche ormai di oltre vent’anni, sono concentrati nel periodo novembre-aprile, con un picco nel mese di marzo; probabilmente questo è dovuto al più alto utilizzo da parte dei lupi di zone del fondovalle e a bassa quota nei mesi invernali, dove infatti avvengono la maggior parte degli incidenti».