I santi di oggi, 17 settembre, sono san Roberto Bellarmino e san Satiro
San Roberto Bellarmino
Roberto Bellarmino, telologo, nasce a Montepulciano nel 1542 da una ricca famiglia. E’ il terzo di dieci fratelli. La mamma è la sorella di Papa Marcello II. Nel 1560 entra nella Compagnia di Gesù. Studia a Padova, a Lovanio e al Collegio di Roma. Nel 1599 diventa cardinale e arcivescovo di Capua dove si dedica con premura al ministero pastorale e, infine, a Roma si adopera molto in difesa della Sede Apostolica e della dottrina della fede. Affermato teologo scrisse molte opere. Con il suo «Catechismo» fu “maestro” di tanti fanciulli.
Muore a Roma il 17 settembre 1621. Riposa nella Basilica di Sant’Ignazio sotto la tomba del suo grande discepolo san Luigi Gonzaga. Viene beatificato da Papa Pio XI il 13 maggio 1923 e canonizzato il 29 giugno 1930. Il 17 settembre 1931 è stato proclamato Dottore della Chiesa. La sua festa ricorre il 17 settembre insieme a Santa Ildegarda di Bingen, anch’essa Dottore della Chiesa. Gesuita, si distinse combattendo, nelle sue opere, le dottrine protestanti. Divenuto cardinale, intervenne come consigliere di papa Paolo V nelle principali questioni del tempo.
San Satiro
Nato a Treviri (Germania) nel 334 dopo Cristo, di famiglia nobile e aristocratica, era fratello maggiore di Santa Marcellina e di Sant’Ambrogio. Satiro, al contrario del fratello, intraprese la carriera pubblica, lavorando per un periodo come avvocato, per poi diventare governatore di una delle provincie dell’impero. Quando suo fratello Ambrogio venne designato al ruolo di vescovo di Milano, nel 374, Satiro lasciò la carriera pubblica per aiutarlo, occupandosi dell’amministrazione degli averi della diocesi milanese. Stando alla ricostruzione di Luigi Luzi, San Satiro viene descritto da Ambrogio come un uomo amabile, onesto ed estremamente compassionevole.
Alla sua morte, avvenuta improvvisamente nel 378 a Milano, i suoi beni vennero donati ai poveri. La salma è ad oggi venerata nella cappella di San Vittore in Ciel d’Oro, della basilica ambrosiana.