I santi di oggi, 7 settembre, sono Santa Regina di Alise e San Grato di Aosta
La vita di Santa Regina di Alise
Il suo culto è molto diffuso in Francia e in Germania nonostante le scarsissime (e del tutto leggendarie) notizie sulla sua vita. Nasce e trascorre la sua intera vita ad Alise e la madre muore mentre la dà alla luce. La nutrice a cui viene affidata, la alleva con amore e la educa alla fede cristiana. Quando il padre, pagano e personaggio importante in Gallia, scopre la sua fede la caccia di casa. Regina si rifugia allora a casa della nutrice e per mantenersi pascola le pecore.
Ci sono due versioni leggendarie circa la sua morte: la prima racconta che sia stato addirittura il suo stesso padre a farla imprigionare, torturare e infine decapitare dopo i suoi tentativi, falliti, di farle abiurare la fede cristiana. La seconda versione racconta che il motivo del suo arresto è il fermo rifiuto a voler sposare il prefetto locale a causa della sua consacrazione al Signore. Qualunque siano state le ragioni Regina viene imprigionata e torturata: durante la notte ha una visione della croce e sente una voce dirle che le sue sofferenze sarebbero presto finite. Il mattino seguente dopo altre torture viene decapitata. I presenti assistono all’arrivo di una colomba bianca che si libra in volo sopra la Santa mentre questa sta rendendo l’anima a Dio. A seguito di questo miracoloso accadimento molti dei presenti si convertono alla fede cristiana.
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La vita di San Grato di Aosta
Sono poche le notizie sulla sua vita, probabilmente di origine greca pare si fosse preparato al sacerdozio a Vercelli, nel cenobio fondato da Sant’Eusebio dove vengono formati i futuri vescovi dell’Italia settentrionale. Come sacerdote collabora con Eustasio, primo vescovo di Aosta, anni dopo diventa il secondo. Il suo episcopato dura dal 450 al 470 circa ed è stato molto amato dai sacerdoti e dai tutti i fedeli.
I suoi resti mortali sono conservati nel duomo di Aosta in un prezioso reliquiario e portato in processione il giorno della sua festa.