Da oggi il via alla raccolta solidale per l’Ucraina
Il materiale verrà stoccato in un magazzino di via Monteverde 52
ACQUI TERME – Ad Acqui Terme parte oggi pomeriggio la raccolta di beni, farmaci e cibo a sostegno del popolo ucraino, in coordinamento con la rete solidale attivata in diverse regioni d’Italia da Tatiana Kapitonova, ragazza di origine ucraina residente ad Alessandria. La Protezione Civile di Acqui ha già dato il via alla raccolta di scatoloni da banane, guanti in scatola e sacchi di immondizia che serviranno al confezionamento dei materiali in arrivo. Materiali che dalle 16 di oggi, mercoledì 2, saranno stoccati nel magazzino – di circa 60 mq – di via Monteverde 52 messo a disposizione dall’imprenditore Francesco Ivaldi.
“La Protezione Civile raccoglie adesioni”
«Noi ci siamo attivati per la raccolta di farmaci – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Lucchini, che nella serata di ieri ha incontrato in “call” Tatiana Kapitonova e Angela Cela, residente a Cavatore, che per prima si è messa in contatto con Tatiana – ma questi farmaci possono essere raccolti direttamente nella sede della Croce Rossa in via Trucco. Per questo ringrazio il dottor Boveri e gli atri comitati della Cri che hanno dato la loro disponibilità. Ovviamente bisogna sempre controllare la scadenza e che le confezioni siano integre. Per quanto riguarda la raccolta l’orario individuato va dalle 16 alle 19. L’elenco dei materiali è presente sul mio profilo Facebook. Ricordo, inoltre, che la Protezione Civile di Acqui Terme sta raccogliendo le adesioni dei volontari al numero 0144.770341».
La Caritas insieme alla Prefettura e ai sindaci del territorio si sta attivando per il ricongiungimento dei familiari. «A tale proposito – ha spiegato il sindaco – si terrà una “call” nel pomeriggio di venerdì. Anche questo è un tema molto importante. Qua da noi ci sono almeno una trentina di famiglie ma sul territorio sono molte le persone che vorrebbero ricevere i profughi ucraini in arrivo. Stiamo lavorando per trovare spazi in cui ospitare queste persone. Il coordinamento tra Caritas, Prefettura e sindaci rende molto più ordinata la possibilità di ricevere i profughi ucraini. Io sono dell’idea che lavorare in coordinamento sia il modo più opportuno. Venerdì, quindi, ci sarà questa “call “per parlarne con la Caritas, CrescereInsieme e i sindaci del territorio».
Dalle Marche ad Acqui Terme
Tatiana Kapitonova ha poi spiegato come si è messa in moto la macchina della solidarietà, partita in prima battuta dalle Marche: “Come è partito tutto? Un mio amico di Macerata mi ha contattato dopo aver dato il via sui social a una serie di annunci in cui chiedeva alle persone di donare cibo, vestiti e altre cose richieste direttamente dall’Ucraina. Abbiamo trovato un pulmino messo a disposizione da una famiglia gratuitamente. Così abbiamo iniziato a chiamare tutti quelli che conoscevamo nelle Marche. Siamo entrati in contatto con un’associazione di Porto Potenza, che sta facendo partire pulmini e camion verso l’Ucraina. Un pulmino è già partito, altri sono in partenza. A Valenza – ha continuato Tatiana – proprio in queste ore c’è stata una raccolta. Un amico a Milano, poi, ha messo a disposizione un suo capannone e un camion che partirà domani da Trezzano sul Naviglio. Arrivati al confine ucraino si scarica tutto in base alla lista delle cose più necessarie: farmaci, latte per i bambini, pannolini, coperte, materassi. Al ritorno, poi, vengono fatte salire sul pulmino quante persone possibile per portarle in Italia».