I santi di oggi, 21 dicembre, sono San Pietro Canisio e San Michea
La vita
Pietro Canisio nacque l’8 maggio 1521 a Nimega, città principale della Gheldria, allora appartenente al Sacro Romano Impero, da nobili e agiati genitori. Studia diritto canonino a Lovanio e diritto civile a Colonia dove conosce gli scritti di Ignazio di Loyola e decide di diventare Gesuita. Nel 1546 è ordinato sacerdote.
Da questo punto comincia la definitiva ascesa del giovane gesuita. Fu l’ottavo gesuita a pronunciare i voti solenni e il primo tedesco ad entrare nella Compagnia di Gesù. Predicatore, religioso, scrittore e teologo, fu uno dei maggiori artefici della restaurazione cattolica in Germania e viene considerato il maggior politico della Chiesa del suo tempo. Per tre volte viene proposto come vescovo di Vienna, ma rifiuta per potersi dedicare all’attività apostolica.
La morte
Nel 1591 è colpito da una paralisi. Costretto sempre più ad una vita ritirata si dedica alla preghiera e alla penitenza. Muore il 21 dicembre 1597 nel collegio da lui fondato a Friburgo.
San Michea
Michea nacque nell’VIII secolo a.C. nel villaggio agricolo di Moreset, a non molti chilometri da Gerusalemme, ed il suo nome in ebraico era in realtà una domanda retorica, al tempo stesso professione di fede: “Chi è come il Signore?”. Michea quindi non fu altro che un contadino prestato alla profezia.
Il santo profeta Michea, al tempo di Gionatam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, con la sua predicazione difese gli oppressi, condannò gli idoli e le ingiustizie sociali e annunziò che dal popolo eletto sarebbe nato in Betlemme di Giuda un dominatore, promesso fin dai più remoti giorni dell’ antichità, che avrebbe pascolato Israele con la forza del Signore.