I santi di oggi, 6 novembre, sono san Emiliano. san Leonardo di Noblac e san Severo di Barcellona
San Emiliano
Vescovo
Emiliano – ma sarebbe più corretto chiamarlo Miliano, venne a Spoleto dall’Armenia alla fine del III sec.
Consacrato vescovo da papa Marcellino, fu inviato a Trevi dove già esisteva una comunità cristiana evangelizzata, ormai da un secolo, da Feliciano vescovo di Foligno.
Fu messo a morte sotto l’imperatore Diocleziano il 28 di gennaio del 304, insieme a tre suoi compagni, dopo innumerevoli supplizi invano inflittigli per indurlo ad abiurare. Fu decapitato a tre chilometri da Trevi, in località Bovara, zona sacra per i pagani, legato ad una pianta di olivo (albero monumentale ancora esistente).
Patrono della città e del comune di Trevi, di cui fu il primo vescovo, è oggetto di culto e di grande venerazione da 17 secoli.
Il martirio e la morte sono minuziosamente descritti nella “Passio Sancti Miliani“.
Oltre che a Trevi, S. Emiliano armeno è venerato a Ripa di Perugia ove si celebra la festa nella domenica più prossima al 28 gennaio.
San Leonardo di Noblac
Le notizie sulla sua vita sono molto scarse ma, nonostante questo, è stato uno dei santi più popolari dell’Europa occidentale nel tardo medioevo.
Proviene da una famiglia nobile e viene battezzato da Clodoveo, re dei Franchi. In gioventù rifiuta di abbracciare la carriera militare per mettersi al servizio di san Remigio, arcivescovo di Reims. Il re gli dà il privilegio di liberare i prigionieri che ritiene innocenti: in questo modo salva moltissime vite. Assiste la regina durante il parto e, come ringraziamento, re Clodoveo gli dona tutta la terra che il Santo riuscirà a percorrere in una notte a dorso di un asino. In queste terre Leonardo costruisce un monastero in onore della Madonna e del suo maestro san Remigio e attorno all’edificio religioso si forma un villaggio che prende il nome di San Leonardo. Viene invocato per i dolori del parto.
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San Severo di Barcellona
E’ stato un vescovo spagnolo vissuto nel III secolo d.C. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Secondo la tradizione, Severo nacque a Barcellona da una famiglia cristiana. Fu ordinato sacerdote e poi vescovo della città. Durante la persecuzione di Diocleziano, Severo fu arrestato e torturato per aver rifiutato di abiurare la propria fede. Alla fine fu decapitato a Sant Cugat del Vallès, vicino a Barcellona.
La data della sua morte è il 9 agosto 304. Le sue reliquie sono conservate nella cattedrale di Barcellona. San Severo è considerato un martire e un modello di fede e coraggio. È patrono di Barcellona e di Sant Cugat del Vallès.