I santi di oggi, 29 ottobre, sono San Narciso di Gerusalemme, Santa Ermelinda e San Petronio
San Narciso di Gerusalemme
Il Santo di oggi visse lungamente, e proprio nell’estrema vecchiaia seppe conquistarsi fama e affetto. Fu il trentesimo Vescovo di Gerusalemme e quando fu eletto aveva quasi cent’anni. Nonostante l’età, fu Vescovo attivo, e presiedé un concilio nel quale fu deciso che la festività della Pasqua dovesse cadere sempre di domenica. Si racconta che proprio in un giorno di Pasqua, San Narciso compì il miracolo di tramutare l’acqua in olio per le lampade della chiesa che ne erano rimaste prive.
La sua severa integrità morale attirò l’odio dei corrotti e dei disonesti che si sentirono minacciati dalla sua severità. Per difendersi, pensarono di attaccare, spargendo una terribile calunnia sul conto del vecchissimo Vescovo.
La storia non ci dice quale fosse questa calunnia ma per evitare ogni scandalo il vecchio Vescovo, benché innocente, preferì lasciare la città.
Ritornò a Gerusalemme dove venne reintegrato nella sua carica episcopale e vi restò ancora molti anni, avvalendosi però di un coadiutore: Alessandro di Gerusalemme, futuro Santo.
Santa Ermelinda
Nasce a Lovenjoul (Belgio) nel 510 circa, da una nobile famiglia. Rifiuta di sposarsi e abbandona ogni bene materiale. Si trasferisce nel villaggio di Beauvechain per vivere una vita di solitudine, preghiera e penitenza. Muore all’età di 48 anni a Meldert e sulla sua tomba, Pipino il Vecchio fa erigere un monastero. Ancora oggi in quel luogo sono conservate le sue reliquie e una Confraternita porta il suo nome.
San Petronio
San Petronio diventò patrono di Bologna nella prima metà del V secolo. Si sa molto poco sulla sua vita. Nacque da un nobile romano vissuto in Spagna e trascorse la sua giovinezza nella ricchezza, per poi abbandonare tutto per la vita religiosa, che lo fece diventare vescovo di Bologna tra il 431 e il 450. Arrivato in città felsinea nei primi anni del 400 d.C., la trovò saccheggiata e distrutta dalle invasioni barbariche. I bolognesi erano allo stremo delle forze e si affidarono alla figura di San Petronio che contribuì alla ripresa, facendo costruire, tra le altre cose, la Basilica di Santo Stefano. Per molti secoli di lui non si seppe più niente, ma in pieno medioevo i monaci benedettini della Basilica di Santo Stefano ritrovarono la sua tomba nel monastero.