I santi di oggi, martedì 12 ottobre, sono San Massimiliano di Celeia, San Serafino da Montegranaro e Sant’Edwin Re di Northumbria
San Massimiliano di Celeia
La vita del Santo
Le notizie sulla sua vita sono scarse e contraddittorie in quanto ci arrivano circa mille anni dopo la sua morte. Ciò che si sa per certo è che incontra a Roma papa Sisto II (257-58) che gli affida la missione di evangelizzare la Pannonia come vescovo itinerante. Diventa in seguito arcivescovo di Lauriacum, in Austria (Lorch, a Sud-Est di Linz).
La morte del Santo
Secondo la tradizione morì decapitato a Celeia nel 281 durante una persecuzione contro i cristiani. All’inizio dell’VIII secolo l’allora vescovo di Salisburgo, san Ruperto, fonda una chiesa sulla tomba di un certo Massimiliano a sud della città. Si tratta probabilmente dello stesso personaggio che in Istria è venerato come vescovo di Capodistria.
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San Serafino da Montegranaro, laico cappuccino
La vita del Santo
Felice (Serafino) nasce a Montegranaro nel 1540 da umile famiglia ma religiosissima. A diciotto anni, entra nel noviziato cappuccino di Jesi, nel primitivo convento presso Tobano e l’anno successivo emette la professione religiosa nel 1559. Viene trasferito ad Ascoli Piceno stabilmente nel 1590: gli ascolani sono così affezionati a Serafino che temono un possibile trasferimento.
Perfetto osservante della regola della povertà e totalmente conformato alla spiritualità penitenziale. La figura di Serafino da Montegranaro è rappresentata da un piccolo Crocifisso d’ottone e la corona in mano. Letteralmente assetato di messe, di Eucaristia, di sacramenti, di preghiera, di patimenti. Innamorato dei misteri di Cristo e della Madonna, si incantava a meditarli e si estasiava. Quasi analfabeta sapeva però parlare con straordinaria competenza e unzione delle cose di Dio e quando veniva costretto per obbedienza a sermoneggiare in refettorio, le sue parole si caricavano di commozione che faceva piangere tutti.
La morte del Santo
Nel 1604 le sue condizioni fisiche peggiorano per lo scarso nutrimento e le austere penitenze: muore ad Ascoli Piceno il 12 ottobre.
Nel 1729 viene beatificato da papa Benedetto XIII.
Nel 1767 Clemente XIII lo include nell’albo dei santi.
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Sant’Edwin
Re di Northumbria e martire
Edwin nasce intorno al 584, figlio del primo re di Deira, Aella. Quando il re Aethelfrith si impadronì di Deira nel 604 Edwin fu costretto a fuggire e restare in esilio per anni. Nel 616, Aethelfrith cadde in battaglia, Edwin succedette al trono.
In quel periodo della sua vita Edwin era ancora pagano, ma meditò a lungo sull’eventualità della propria conversione al cristianesimo. Decise quindi di radunare i suoi consiglieri per sentire il loro parere. Insieme stabilirono che la nuova religione avrebbe dovuto essere accolta solo nel qual caso fosse riuscita ad aiutarli a comprendere meglio il senso della vita. Invitarono allora Paolino ad insegnare loro qualcosa in più sul suo Dio e decisero di aderire alla fede cristiana. Furono battezzati tutti a York nel 627.
Il re nominò poi San Paolino vescovo della città e promosse la costruzione di una chiesa in pietra dove ancora oggi sorge la cattedrale. Nel 633 Edwin cade in battaglia. Sua moglie Etelburga divenne badessa di Lyming.