I santi di oggi, 9 ottobre, sono San Abramo, San Dionigi e compagni e San Donnino di Fidenza
I santi di oggi, 9 ottobre, sono San Abramo e San Dionigi e compagni
Vita
Padre di tutti i credenti, così è chiamato Abramo patriarca del Vecchio Testamento e che rappresentò l’umanità nella grande alleanza che Dio propose.
Con la vicenda di Abramo, inizia la storia dei Patriarchi d’Israele, che va dal XIX al XVII secolo a.C., raccontata dal capitolo 12 al capitolo 50 nel primo libro della Bibbia, la Genesi.
Ad Harran avvenne il fatto umanamente inspiegabile, Dio irrompe nella vita ordinaria di Abramo e gli parla chiamandolo ad una missione tanto grande quanto misteriosa: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno, maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Abramo risponde con la fede; sarà poi sempre l’uomo della fede, il primo e il modello dei credenti e in quanto tale è padre di ogni credente, non soltanto della comunità ebraica, cristiana ed islamica, ma anche di tutti gli esseri umani, in cammino alla ricerca di Dio.
Morte
Morì a 175 anni nella terra di Canaan, lasciando erede universale Isacco e un appannaggio agli altri figli. Alla sua genealogia si riallacciano gli Ebrei attraverso Isacco, vissuto 180 anni e gli arabi attraverso Ismaele, che visse 137 anni; la sua importanza per gli ebrei crebbe sempre più, venendo considerato il progenitore e l’uomo del primo patto con Dio; in tutta la tradizione che seguirà, il Signore è spesso chiamato il “Dio di Abramo”.
San Dionigi e compagni
Vita
Dionigi, monaco di origine gallica viene consacrato vescovo da papa Fabiano. In seguito viene inviato a evangelizzare la Gallia in un’epoca storica caratterizzata da un’accesa disputa con gli ariani: è in quel periodo che diviene vescovo di Lutetia Parisiorum (l’attuale Parigi) che all’epoca era un piccolissimo villaggio.
In suo onore Santa Genoveffa fa costruire una grande basilica nel luogo in cui viene martirizzato: all’inaugurazione sarà presente anche Carlo Magno. Il quartiere prenderà il nome di Montmartre, monte dei martiri.
Morte
Viene catturato nei pressi dell’attuale cattedrale di Notre Dame durante le persecuzioni di Decio e viene decapitato a Montmartre con altri due compagni: il sacerdote Eleuterio e il diacono Rustico. La tradizione vuole che Dionigi raccolga la sua testa portandola per due chilometri fino al luogo della sepoltura dove verrà in seguito costruita la cattedrale di Saint-Denis che conserva le sue reliquie oltre alle spoglie dei re di Francia. Il culto del santo è collegato allo sviluppo di Parigi e all’ascesa al potere dei Franchi. Dionigi viene invocato contro il mal di testa e contro la sifilide: pare infatti che l’acqua che scaturisce dalla sua tomba guarisca questa malattia.
San Donnino di Fidenza
Il suo culto è legato al territorio di Fidenza (Parma), che da lui ricevette il nome di Borgo S. Donnino, rimasto fino al 1927, e che ne custodisce, senza che altra località gliele contesti, le reliquie, ragione per cui acquista probabilità, se non vera certezza, la circostanza che egli abbia subito il martirio in quei paraggi. Viene rappresentato con la palma del martirio, in abito militare, con il capo tronco fra le mani. Il suo culto è assai diffuso specialmente nell’Italia Settentrionale. Il popolo ricorre a lui per essere guarito dall’idrofobia: questa devozione deve essere antica, poichè è attestata dal racconto di una redazione della passio, secondo il quale il santo guarì un idrofobo, dandogli da bere acqua e vino, dopo averla benedetta e aver invocato il Signore.