I santi di oggi, 27 settembre, sono Santi Adolfo e Giovanni, San Vincenzo de’ Paoli e San Bonfiglio di Foligno
Santi Adolfo e Giovanni
La vita dei santi
I due fratelli, nati probabilmente a Siviglia nella prima metà del IX secolo, erano figli di padre musulmano e di madre cristiana. Dopo la morte del padre si trasferirono a Cordova con la madre e la sorella per professare più liberamente la religione cristiana. Questo provocò lo sdegno dei parenti paterni di fede musulmana che li denunciarono al califfo Abd-el-Raman II che aveva messo in atto una feroce persecuzione nei riguardi dei cristiani.
La morte dei santi
Arrestati e condannati subiscono il martirio nell’824 ma non abiurano la fede in Cristo. I corpi dei due fratelli vengono sepolti della chiesa di San Cipriano a Cordova. La madre si ritira nel monastero di Cutellara dove diviene badessa. La figlia Aurea, che decide di seguirla, subirà anch’essa il martirio nell’856.
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San Vincenzo de’ Paoli
Sacerdote e fondatore dei Preti della Missione (Lazzaristi) e delle Figlie della Carità
La vita del santo
Nasce a Pouy (Francia) il 24 aprile 1581 da una famiglia contadina delle Lande. I genitori lo orientano allo stato ecclesiastico e studia presso i francescani di Dax (1595). Nel 1597 inizia i corsi presso l’università di Tolosa. Ordinato sacerdote dal vescovo di Périgueux a soli 19 anni.
Arriva a Parigi nel 1608 e ottiene la carica di elemosiniere della regina Margherita di Valois. Determinante per Vincenzo è l’incontro con Pierre de Bérulle, che lo introduce nei circoli della riforma della Chiesa di Francia. Comincia a pregare più intensamente, riscopre il senso del sacerdozio e dell’eucaristia. Il sacerdozio lo aveva considerato finora come un’opportunità di promozione umana. Si diceva che “nessun prete muore mai di fame”. L’eucarestia era un rito che portava bene. Capisce invece che il prete è un uomo mangiato e che nell’eucarestia il prete è sacerdote e vittima.
Nel 1619 viene nominato cappellano maggiore delle galere. Fonda nel 1625 la Congregazione dei Preti della Missione (detti “Lazzaristi” o “Vincenziani”): preti destinati al lavoro missionario e alla formazione del clero. E nel 1633 fonda la Congregazione delle Figlie della Carità insieme a Santa Luisa del Marillac.
Alla morte di Luigi XIII (1643) fu al suo capezzale. Successivamente viene nominato membro del Consiglio di coscienza della reggente Anna d’Austria. Nel frattempo scoppia una guerra civile. Francesi contro francesi.
Gli ultimi anni vengono utilizzati a dare il tocco definitivo alle sue comunità. La Congregazione della Missione si è estesa all’Italia, alla Polonia, all’Irlanda, alla Scozia, a Tunisi e al Madagascar. Qui i suoi missionari muoiono uno dopo l’altro ma Vincenzo è convinto sia l’opera di Dio.
La morte del Santo
Nel giugno del 1660 le sue forze cedono. Passa gli ultimi mesi in un assopimento continuo. Il 27 settembre 1660, seduto vicino al fuoco, si spegne serenamente.
Vincenzo de’ Paoli non scrisse libri ma fece della sua vita opera di carità. Canonizzato nel 1737.
San Bonfiglio di Foligno
Nato verso il 1040 a Osimo, nelle Marche, da nobile famiglia, Bonfiglio entrò nell’abbazia di Santa Maria di Storaco di cui, più tardi, divenne abate. Fu vescovo di Foligno e succedette ad Azzo verso il 1070. Bonfiglio, già vescovo, partecipò alla crociata in Terra Santa, dove rimase dal 1096 al 1104, conducendo vita penitente in solitudine perfetta. Rientrato in Italia, si recò a Roma, poi tornato alla sua diocesi di Foligno, la trovò occupata dal giovane vescovo Andrea, nominato dal papa alla richiesta del popolo che da molto tempo non aveva più notizie dal loro vescovo precedente. Bonfiglio ne riconobbe umilmente l’elezione e si ritirò nell’abbazia di Storaco. Qui, alcuni suoi monaci gli resero la vita impossibile e Bonfiglio costretto a fuggire nell’eremo di Nostra Signora della Fara, in diocesi di Cingoli, morì, logorato dall’austerità e dalla penitenza, il 27 Settembre 1115.