I santi di oggi, 24 settembre, sono san Pacifico Divini e san Terenzio
San Pacifico Divini
Vita del Santo
Carlo Antonio Divini nacque a San Severino Marche il 1° marzo 1653. A causa della morte dei genitori, fu allevato da un austero e rigido zio materno, arcidiacono della cattedrale di San Severino.
A diciassette anni, Carlo Antonio entrò a far parte dell’Ordine dei Frati Minori e prese il nome di Fra Pacifico.
Il 4 giugno 1678 fu ordinato sacerdote. Il 25 settembre 1681 fu nominato predicatore e lettore.
Nel 1692 fu eletto guardiano del convento di San Severino. L’anno seguente è di nuovo a Forano dove dimorerà per dodici anni. Nel settembre 1705 ritornò a San Severino, qui la sua salute andò progressivamente peggiorando, alla piaga della gamba destra, si aggiunsero sordità e cecità, tanto che negli ultimi anni della vita gli divennero impossibili la celebrazione della messa, l’ascolto delle confessioni dei fedeli e la partecipazione alla vita della comunità. Morì il 24 settembre 1721. Ai funerali ci fu una gran partecipazione di popolo. Fu canonizzato da papa Gregorio XVI il 26 maggio del 1839.
La morte
Gli vengono portati prima il santo Viatico e poi l’Unzione degli infermi. Dopo la cerimonia, si alza dal letto, si mette in ginocchio per terra e recita tre Ave Maria alla Madonna; con un filo di voce sussurra: “Siano queste , o Signore, in sconto dei miei peccati”. Si batte lentamente sul petto, considerandosi un gran peccatore. Dal mattino del 24 settembre 1721 non riesce più a parlare né a inghiottire e muore lentamente.
Dopo quattro anni, nell’estrarre la sua salma dalla fossa comune, si stacca la testa dal busto e dal collo esce sangue rosso e vivo con grande meraviglia dei medici presenti.
Le sue spoglie sono venerate a San Severino Marche, nel santuario a lui dedicato.
San Terenzio
La vita
Protovescovo, martire e patrono di Pesaro. Le notizie sulla vita di Terenzio sono poche e incerte. Nasce in Ungheria nel 210 circa e, secondo la tradizione, approda in Italia, sulle spiagge del mare Adriatico per sfuggire alle persecuzioni indette da Decio. Viene identificato come il primo vescovo di Pesaro e martirizzato per la sua fede cristiana.
La morte
Viene ucciso a Pesaro mentre si prepara per partire per Roma. Il suo corpo viene gettato nelle acque di un fiume in località “Acqua Mala”. Quelle stesse acque verranno poi ribattezzate “Acque di san Terenzio”. Le sue reliquie si trovano nella cripta della cattedrale di Pesaro.