Il santo di oggi, 19 settembre, è San Gennaro
Il santo di oggi, 19 settembre, è San Gennaro, patrono di Napoli. Nato a Benevento nel 272 d.C.
Vita del Santo
La tradizione narra che Gennaro in compagnia di Fausto e Desiderio si recarono a Pozzuoli (Napoli) per far visita a Sossio, ministro di culto, che era stato precedentemente imprigionato. Così, i tre si dichiararono cristiani, prendendo le parti di Sossio. Quando Dragonzio, rappresentante dell’autorità romana, chiese a San Gennaro e ai due cristiani di rinnegare Cristo, loro rifiutarono. Vennero imprigionati insieme al diacono, e vennero condannati ad essere sbranati dalle bestie feroci, ma a causa della simpatia dei cittadini per i prigionieri, la quale avrebbe potuto causare rivolte, Dragonzio decise di farli decapitare.
Morte
I tre furono decapitati nella mattina del 19 settembre del 305 appena fuori città, in una miniera di zolfo. E quando le guardie si allontanarono, una donna del luogo, Eusebia, riuscì a raccogliere il sangue del santo mettendolo all’interno di due fiale di vetro. Per volere del vescovo Giovanni I, nel 431, i suoi resti furono portati e sepolti nelle catacombe sotto alle colline di Capodimonte, a Napoli.
La liquefazione del sangue
Durante la processione fatta in occasione del trasferimento delle reliquie, una donna affermò di avere due ampolle con all’internoil sangue rappreso di Gennaro, ed all’improvviso, questo si sciolse. Successivamente nel 472, la città e i suoi abitanti sembravano non avere più speranza a causa della minaccia imminente dell’eruzione del Vesuvio, ma quando i napoletani invocarono San Gennaro, questa si arrestò.Per questo motivo lo sciogliersi del sangue è considerato un buon auspicio.
Il “miracolo di San Gennaro” viene ripetuto tre volte l’anno, a Napoli, il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. Durante il rito, viene estratta da una nicchia della reale cappella del Tesoro di San Gennaro, nel Duomo di Napoli, l’ampolla contenente il sangue del Santo e poi mostrata ai fedeli.
I resti del santo sono ad oggi custoditi nel Duomo di Napoli.