Fuga dei medici dall’Asl Alessandria
La denuncia del sindacato Anaoo-Assomed. Meglio lavorare nel privato
ALESSANDRIA – “Sempre più medici ospedalieri cercano realizzazione professionale e miglioramento della qualità di vita al di fuori dell’ospedale. Nel 2019, in Piemonte un totale di 292 dimissioni volontarie, dati in forte aumento dal 2017”.
E’ l’incipit di una nota dell’Anaoo-Assomed, il principale sindacato dei medici ospedalieri, secondo il quale quasi 300 professioni “hanno visto un’alternativa migliore nel privato o nel lavoro sul territorio”. Questione di qualità della vita e, naturalmente, di stipendio.
E, purtroppo, la classifica degli abbandoni (in base al rapporto tra medici che hanno lasciato e numero di dipendenti) è guidata dall’Asl di Alessandria, seguita da quelle del Verbano Cusio Ossola. Secondo l’analisi, le specialità più penalizzate sono quelle in cui la necessità di sanitari e dove i rischi per i pazienti sono più alti: Rianimazione, Medicina d’Urgenza, “dove a far scattare la decisione sono turni disagevoli ed un lavoro usurante”, Pediatria, e a seguire Ortopedia e Ginecologia, che permettono di lavorare nel privato.
Non va dimenticato, ad esempio, che Giacomo Centini ha lasciato la direzione dell’Azienda ospedaliera di Alessandria per assumere un importante ruolo manageriale in un policlinico universitario privato di Roma. L’ospedale alessandrino è in attesa del nuovo direttore: la nomina a giorni.