Casarini decide ancora, Pisseri è una garanzia
Contano anche la generosità di Eusepi, la solidità in difesa, la coesione del gruppo
ALESSANDRIA – La vittoria della squadra umile che sa soffrire. Il successo del gruppo unito che si aiuta e va anche oltre gli ostacoli di un avversario libero da pressioni e, per questo, anche più aggressivo, come se questa fosse la gara più importante della stagione. L’Alessandria c’è e sono queste le prove più difficili, quelle con insidie nascote e tranelli da evitare. Un passo indietro di qualcuno (Mustacchio), un passo in avanti di altri, su tutti Casarini.
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PISSERI – Determinante: anche lui, perché in 95′ può servire una sola parata, ma è quella che cambia il risultato. Quella su Varas, al 39′ del primo tempo, la è. E i tre punti hanno molto del suo, anche per come cerca di trasmettere tranquillità ai compagni nel forcing della Pergo: 7
BELLODI – Deciso: dalla sua c’è Morello e gli prende bene le misure. Come a Varas, che svaria molto ed è fra i più pericolosi. Ma il giovane di scuola Milan non ha mai paura negli anticipi, di testa e di piede, e cerca sempre di tenere il pallone il più dostante possibile dall’area: 6.5
DI GENNARO – Sicuro: l’ammonizione dopo soli 4 minuti potrebbe diventare un condizionamento pesante, ma così non è. Il duello con Scardina è ruvido, ma lo vince, nettamente, il centrale alessandrino che, specie nel primo tempo, tiene alta la linea e fa partire la manovra, con buona visione di gioco: 7
PRESTIA – Applicato: preferisce stare a destra, e si vede. Non tanto in marcatura, perché raddoppia spesso quando Bariti si inserisce e Celia ha bisogno di una partner solido. Soprattutto nelle conclusioni il piede un paio di volte lo tradisce. Però ha un tale attaccamento alla maglia, il capitano, che accetta di stare sempre dove c’è necessità: 6.5
PARODI – Limitato: serve più il suo contributo in fase di copertura, soprattutto nella seconda frazione, quando la Pergolettese prova ad alzare il suo baricentro sfruttando le fasce. Qualche suggerimento in più nella prima frazione, soprattutto quello calibarto sulla testa di Eusepi, vicinissimo al gol: 6
CASARINI – Gigante: segna un gol bello per costruzione e perfetto nell’esecuzione, intelligenza nel seguire la palla, freddezza nel mandarla dove Soncin non arriva. Ma è davvero tanto, e di qualità, il lavoro in mezzo e tra le linee, tanti i palloni conquistati e rigiocati, senza il minimo rallentamento e con eccellenti letture della manovra. In avvio di ripresa sfiora il raddoppio: 7.5
GIORNO – (dal 39’st) Ritrovato: non aveva minuti a dispoisiione da alcune gare e, nonostante la foga finale, si vede solo in un paio di chiusure: ng
BRUCCINI – Affamato: sembra avere sempre molta fame di pallone, da riconquistare e mettere sotto il suo controllo, anche se non sempre la gestione è impeccabile. Qualche passaggio a vuoto in mezzo, ma anche la volontà di rimediare subito. E un piazzato, dopo 7′, che passa vicinissimo al palo: 6
GAZZI (dal 44’st) Lucido: che giochi una gara intera o una manciata di minuti ha la capacità di corretta e rapida lettura delle situazioni (per sbtogliare le più ostiche): ng
CELIA – Frenato: spinta tanta, lucidità non alla pari. Soprattutto l’impegno, inderogabile, di contenere Bariti, che finisce per limitare un po’ le sue progressioni, che pure potrebbero essere finalizzate meglio mettendo qualche palla di più in area: 6
MUSTACCHIO – Affannato: alla ricerca di una posizione che sembra aver smarrito, accentrandosi troppo, specie nel primo tempo, quando sembra non avere il senso di cosa fare e come. Longo lo ‘registra’ un po’ nell’intervallo, ma resta sempre un po’ spaesato, lui è solitamente è un ispiratore: 5
CHIARELLO – (dal 24’st) Vivace: entra con la giusta determinazione per provare a riportare pericolosamente la squadra nell’area avversaria con i suoi inserimenti rapidi: 6
EUSEPI – Ispiratore: generoso come sempre, tanto da mostrare, nel finale, una minore brillantezza per la mole di gioco prodotta, è anche colui che inventa una giocata da manuale al limite dell’area e poi pennella per Casarini, millimetrico, per un gol pesantissimo. La traversa, in avvio di ripresa, gli nega il gol: 6.5
STANCO – (dal 44’st) Attaccante: è il suo ruolo e, con questo, nei minuti caldi, prova a tenere la squadra più alta, anche senza avere opportunità degne di nota: ng
ARRIGHINI – Raddoppiato: è il suo destino ormai da molte gare, avere sempre almeni due uomini addosso, che provano a limitargli il raggio d’azione. Ma è dura contenere la sua pericolosità offensiva e nel secondo tempo ha una palla scira, che incrocia troppo. Buonissima intensità tra le linee: 6.5
CORAZZA – (dal 24’st) Intermittente, perché alterna momenti in cui è in gran spolvero, in campo e fuori, ad altri in cui quasi non si nota. Potrebbe sfruttare meglio un paio di palloni nell’area piccola: 6