Rsa Capra, proclamato lo stato di agitazione del personale
Cse Sanità: "La situazione è allo stremo. I lavoratori sono costretti a confrontarsi con carenze di ogni tipo"
Alessandria – A partire da venerdì 9 aprile, è stato proclamato dal sindacato indipendente Cse sanità, dipartimento Flp, lo stato di agitazione di tutto il personale della Rsa Capra di Spinetta Marengo, gestita dalla Sereni Orizzonti SpA. “La situazione è allo stremo, la struttura è allo sbaraglio e ogni giorno i lavoratori sono costretti a confrontarsi con carenze di ogni tipo, facendo tutto ciò che è in loro possesso per evitare di aggiungere ulteriori disagi. Il futuro della struttura è incerto: sono presenti continui cambi a livello dirigenziale che provocano una “non gestione” della struttura stessa”, spiega il Cse Sanità in una nota.
Tutto ciò non è nuovo perché già nel 2020, era stato proclamato lo stato di agitazione a livello provinciale. Continua il sindacato: “nonostante le varie denunce, terminate con gravi sanzioni inflitte all’azienda dagli organi competenti, la situazione continua a non migliorare: le minime normative vigenti, in relazione all’orario di lavoro, non vengono rispettate e il personale è demansionato. La struttura è allo stremo“.
“Lamentiamo tra le tante cose, la mancata applicazione di un Contratto Collettivo Nazionale da inizio 2021, la totale assenza di relazioni sindacali e la disorganizzazione Aziendale – afferma Stefania Gallo, coordinatore territoriale della Cse sanità – Flp di Alessandria – Il grado di esasperazione all’interno della struttura è alto. Ciononostante gli operatori, per senso di responsabilità professionale e umana, non hanno mai fatto un passo indietro per salvaguardare il benessere degli ospiti presenti in struttura, neanche quando il pericolo Covid ha bussato alla porta della struttura”.
Il sindacato indipendente chiede l’intervento della Prefettura , delle autorità locali e una vera presa di posizione da parte dell’azienda, “al fine di poter risolvere definitivamente con serietà e impegno tutte le problematiche della struttura in questione, ritenendo gli atteggiamenti aziendali inaccettabili in quanto lesivi dei diritti dei lavoratori e degli ospiti stessi, nonché limitativi delle prerogative sindacali e dell’immagine della nostra organizzazione”