Prestazione top, Mustacchio trascina
Intensità, pressing, tutti i duelli vinti. E la regia impeccabile di Longo
VERCELLI – Difficile, questa volta, indicare il migliore. Anzi no, nella Vercelli dove lo ricordano ancora tutti, è Moreno Longo a segnare, lui difensore, il gol dell’ex più importante. La squadra incomincia a essere come vuole lui, il gruppo sta diventando branco, che pressa, corre, ruba palloni, imposta. Prova, sempre, a fare la differenza. Il voto più alto spetta a lui, all’allenatore che, con il suo staff, sembra quasi muovere con il joystick ogni interprete. Ma in realtà sono giocate che, ognuno, sta imparando bene: il derby è la dimostrazione concreta della trasformazione in atto, che non è ancora completa. E, però, l’Alessandria è già sul podio, e la strada continua.
LEGGI QUI IL COMMENTO DELLA PARTITA
LEGGI QUI L’ANALISI DI MORENO LONGO
PISSERI – Attento: poco lavoro, ma quando serve c’è, sul colpo di testa di Gatto servito da Clemente. Parata determinante, in un momento in cui l’episodio poteva pesare. Nell’arrembaggio finale alcune uscite di pugno, molto sicure: 7
BELLODI – Disinvolto: è uno di quei ‘giovani vecchi’ che sfruttano tutte le opportunità per dimostrare che stanno crescendo bene. Il tanto tenuto Zerbin sparisce, anticipato anche grazie al passo superiore del difensore: 7
COSENZA – (dal 35’st) Battagliero: se lo ricordano ancora a Vercelli e lui vuole alimentare la memoria anche con il contributo a una vittoria voluta. In cui mette un po’ dei suoi metodi, duri quando serve: 6
DI GENNARO – Autoritario: non c’è pallone che vado oltre la sua persona. Li controlla tutti,conquista tutti, non ne fa passare uno, aiuta la squadra a stare alta, fa partire la manovra e fa finire quella degli avversari, con letture intelligenti, e anticipate, di ogni giocata: 7.5
SINI – Sfortunato: la sua gara, iniziata con grande aggressività, finisce dopo 7′. I timori per lui,a partire da Longo, sono tanti, le prossime ore saranno decisive: ng
MACCHIONI (dal 7’pt) Motivato: al rientro dopo qualche gara impuega poco per prendere le misure a Rolando, a cui nasconde spesso la palla. Può contare sull’aiuto dei compagni. Peccato per il giallo: 6.5
MORA – (dal 9’st) Ritrovato: la prima gara dopo l’infortunio è la dimostrazione che è recuperato e che può diventare il giocatore in grado di non dare punti di riferimento agli avversari, che lo soffrono quando alza la linea: 6.5
PARODI – Instancabile: c’è da perdere la testa a stare dietro ai continui ribaltamenti di fronte del motorino, che fa sovrapposizioni a destra, mette alcuni palloni insidiosi in area e, quando serve, specie nella ripresa, fa il difensore aggiunto e gli riesce pure bene: 7
CASARINI – Ispirato: e ispiratore, affamato di tutti i palloni, che conquista e subito mette a disposizione dei compagni con cambi di campo e lanci in profondità. Una aggressività, mai vista, nei recuperi, lucidità e molta qualità, importanti per costruire: 7.5
BRUCCINI – Rigenerato: Longo gli ha trovato la posizione in cui riesce a rendere di più, con letture anticipate che contribuiscono alla fondamentale supremazia a centrrocampo. Sua la punizione da cui nasce il vantaggio: 7
CELIA – Moto perpetuo: è un continuo alzarsi e abbassarsi, ed è un correre intelligente e funzionale, che gli avversari non riescono quasi mai a limitare. Anche la condizione fisica lo sorregge molto bene, alcuni recuperi sono la conferma: 7
MUSTACCHIO – Determinante: poteva sembrare un azzardo schierarlo dall’inizio e, invece, è la mossa che determina la partita nei primi 45′. Fa andare fuori di testa, e di giri, la difesa della Pro, Auriletto lo vede sbucare da tutte le parti e non sa come fermarlo se non con un intervento da rigore. Ma anche i suggerimenti per i compagni sono inviti al gol: 8
CORAZZA (dal 9’st) – Intelligente: nel giorno del suo 30° compleanno regala (e si regala) una prestazxione finalmente dentro il gioco, capendo al volo e interpretando bene le esigenze della squadra, che può provare a sfruttare la sua capacità di attaccare la profondità: 6.5
EUSEPI – Condizionato: il rigore, e la successiva ribattuta addosso al portiere, potrebbero essere determinanti per l’andamento della gara. Ma non lo sono, perché anche l’attaccante ce la mette tutta per alzare la pericolosità della squadra e per crearsi altre opportunità. Peccato che, anche nella ripresa, ci sia di nuovo Saro a negargli il riscatto: 6
CHIARELLO (dal 35’st) Coinvolto: entra con le idee ben chiare in testa, aumentare ancora di più la densità in mezzo, ma anche crearsi, e provare a sfruttare varchi per far rifiatare la squadra. E lo fa: 6
ARRIGHINI – Immarcabile: la Pro Vercelli dimostra di soffrire moltissimo i suoi inserimenti, quel modo di attaccare gli spazi e che è solo delle punte rapide. Almeno una opporrtunità, ghiotta, per tempo, e tanto lavoro nelle ripartenze: 7.5