“Adesso voglio vedere il salto di qualità”
Longo: "Dopo due o tre vittorie sempre lasciato qualcosa per strada. A Piacenza dimostriamo che c'è continuità"
ALESSANDRIA – Il secondo trittico ravvicinato, Piacenza e poi Renate in casa e Pro Vercelli al ‘Piola: otto giorni decisivi per il futuro dell’Alessandria? “Nove punti sono importanti, lo sappiamo, specie quando si avvicina la fine del campionato. Di decisivo, però, noi abbiamo niente: c’è l’impegno, imminente, di Piacenza, per essere focalizzati su questi 90 minuti e ottenere il massimo”. Il concetto, Moreno Longo, lo ha già ribadito, ma meglio sottolinearlo ancora. “Nell’aggettivo decisivo ci stanno contenuti diversi: per voi che avete nella testa la vittoria del campionato questa gara e quelle successive hanno un significato, noi che abbiamo iniziato un percorso nuovo guardiamo alla crescita, a quello che i giocatori possono e devono dare. Anche noi puntiamo al massimo, sia chiaro, ed è per realizzare il massimo che siamo qui: i ragazzi devono essere consepevoli di quanto c’è in palio, ma devono andare in campo con quella leggerezza che serve per esprimersi al meglio”.
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Un ciclo di gare per voi è decisivo pensando alla vittoria del campionato. Per noi è, prima di tutto, per proseguire il percorso di crescita
LAVORARE DA SQUADRA
Il tris con Carrarese, Livorno e Albinoleffe è servitò. “Tre vittorie creano entusiasmo, fiducia, autostima, indispensabili quando si intraprende una strada di crescita. A che punto siamo? Vedo un gruppo coeso, che inizia a lavorare da squadra, in cui ogni elemento fa sempre qualcosa in più per il compagno, tutti pronti a sacrificarsi uno per l’altro. Questa è la base, solida, che deve reggere le idee tecnico – tattiche, è lo scatto in avanti, che mette da parte il compitino per provare a prendersi soddisfazioni“.
I 19 PUNTI
Dove può arrivare questa Alessandria? “Partiamo dalle valutazioni mie, che sono positive: 19 punti in 10 gare significano quasi 2 punti a partita, una media importante, anche se non ancora sufficiente. L’andamento, fino ad ora, in questa annata dice, però, che questa squadra ha faticato a essere continua, e dopo due o tre vittorie, ha sempre lasciato qualcosa per strada. Adesso voglio vedere il salto di qualità. Le prossime gare ci diranno a che punto siamo, prima di tutto nella continuità di prestazione, oltre che di risultato. Faremo di tutto per prolungare questo momento positivo: siamo una squadra che può vincere contro tutti. Non ci sfiori, però, la tentazione di mollare qualcosa: mai abbassare, neppure inconsciamente, l’impeto e la determinazione, perché è il modo per diventare vulnerabili e battibili da tutti”. La richiesta del tecnico è esplicita, “grande equilibrio, sia nei momenti migliori, sia in quelli negativi“.
CON MUSTACCHIO IN PIU’
Gara con tante insidie. “Le motivazioni del Piacenza sono il pericolo maggiore: ha bisogno di punti per salvarsi, con un numero di partite che diminuisce. L’unico modo, per i nostri avversari, è dare il 110 per cento, a noi l’obbligo di fare altrettato, anzi avere stimoli e gioco superiori. Sulla maglia grigia mettiamo la tuta la lavoro, con grande umiltà e pronti a lottare senza mollare neppure un secondo, perché il rischio è andare in difficoltà”.
Gara da affrontare con un uomo in più. “Mustacchio ha lavorato bene tutta la settimana con la squadra: il recupero principale è lui. Per Mora siamo in dirittura d’arrivo, per Frediani tempi più lunghi. Per Bellodi, Bruccini e Macchioni, che si erano fermati, una settimana di allenamenti è servita a migliorare la condizione. Avrò qualche scelta in più a disposizione”.
Gara sempre sentita, con molti ex, in panchina e in campo. “Gli ex sono una particolarità in più, che serve ad alimentare emozioni. Che, però, ci sono alla vigilia, nel pregara: al fischio d’inizio ci si lascia tutto alle spalle, l’attenzione è solo sul presente, non c’è spazio, né tempo per pensare a quello che è stato”