Mustacchio convince, Pisseri neutralizza. E gli altri?
Poche sufficienze, alcuni giocatori non 'entrano' davvero nella gara
ALESSANDRIA – Siamo alle solite: il portiere è il migliore in campo per evitare un risultato severo, due o tre elementi strappano una sufficienza sofferta, i continui cambi di soluzione tattiche tolgono fluidità al gioco e creano confusione. Il Como, che sfrutta tutti questi limiti dei Grigi, saluta e se ne va
PISSERI – Salvatore: con tre interventi nel primo quarto d’ora evita all’Alessandria di avere un passivo pesante già dopo 20 minuti. Incolpevole sui due gol: se la dovrebbe prendere con chi permette agli avversari di arrivare a tu per tu: 6.5
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BELLODI – Intimorito: la prima mezzora è da incubo per lui, come per molta parte della squadra. Non sa proprio come fermare i trequartisti del Como, che approfittano degli spazi: 5
COSENZA – Incerto: dietro si balla, e troppo, almeno per metà del primo tempo e il capitano prova a mettere una pezza, non sempre con esito. Qualche duello, uno contro uno, lo perde, soprattutto in velocità: 5.5
PRESTIA – Fragile: lascia la sua abituale solidità negli spogliatoi, anche per lui il primo tempo è da dimenticare, soprattutto nell’azione del vantaggio in cui, insieme a Parodi, apre la strada a Cicconi. Meglio nella ripresa e nella marcatura di Ferrari: 5.5
MORA – Assente: lo stop per covid lo riconsegna in una condizione incerta, con una evidente insicurezza, che non gli permette di entrare in partita: 5
MUSTACCHIO – Pronto: non può avere i 90 minuti (non giocava dal 30 luglio), ma la classe c’è tutta, di almeno una categoria superiore. Si presenta con l’occasione per il pareggio, negato dal palo. Per lui, davvero, la potenzialità è tanta, la classe pure (ma non fategli fare il terzino): 6
BRUCCINI – Rallentato: volontà tanta, ma 180 minuti in 4 giorni si fanno sentire per uno che da più di un mese stazionava in panchina. Ci prova su punizione, la trasformazione non è una delle migliori: 5.5
GIORNO – Ordinato: da play quale è, prova a dare equilibri, solidità e un po’ di ordine in mezzo. Ci riesce a intermittenza, qualche palla di troppo persa, ma anche suggerimenti che meriterebbero sorte migliore: 6
GAZZI – (dal 24’st) Ritrovato: due mesi e mezzo dopo l’infortunio il regista basso è al suo posto. Ce ne sarà molto bisogno, per il gioco e per l’esperienza: 6
CASTELLANO – Limitato: nel duello con la coppia di centrali, Bellemo e Hmaidati, quasi mai riesce a spuntarla e finisce per girare a vuoto, improduttivo, lasciando troppi palloni per le ripartenze dei lariani: 5
CHIARELLO (dal 19’st) Frenato: Avrebbe il compito di giocare tra le lineee cercare anche la profondità con i suoi inserimenti. Un peso offensivo che, però, non si nota quasi: 5.5
PARODI – Pericoloso: più di tutti, anche dei compagni dell’attacco. Un palo nel primo tempo, una traversa nella ripresa, e in entrambi i casi sarebbe pareggio. Meglio il contributo offensivo, in fase difensiva è insicuro: 6
CORAZZA – Abulico: questa volta non può neppure lamentarsi di essere fuori ruolo, o fuori posizione. Eppure è pressoché assente, a parte un tiro telefonato che non crea problemai a Facchin: 5
STANCO (dal 36’st) Condizionato: entra per aiutare il rush finale e meno di un minuto dopo il Como chiude i conti: ng
ARRIGHINI – Spuntato: poche fiammate, si aziona a sprazzi e non conclude mai verso la porta avversaria. Il Como spesso raddoppia su di lui e lo neutralizza: 5.5
EUSEPI – (dal 19’st) Penalizzato: lo è lui che ha una energia enorme, e anche la squadra, perché rinunciare al capocannoniere è scelta molto discutibile. Legni a parte, è l’unico che impegna Facchin: 6