“Errori pesanti in tre minuti”
Gregucci: "Gara sotto controllo, dobbiamo leggere meglio le situazioni"
ALESSANDRIA – “Errori importanti commessi in pochi minuti“. Per Angelo Gregucci la sintesi dei due punti buttati via male è questa. Ci sta, si può anche condividere, perché la gara ha girato attorno al rigore regalato (dai Grigi, non dall’arbitro) e al secondo giallo a Prestia, giusto, il cartellino fuori logica è il primo.
Però, una squadra che vuole provare a vincere questo campionato per prima cosa non deve sbagliare adesso, dopo averlo fatto già troppe volte nelle prime giornate. Ma una squadra che vuole scalare la classifica deve anche osare. Si resta (ingiustamente) in dieci? Si insiste con le tre punte, visto che c’è una vittoria da andare a riprendere e, quindi, lo sbaglio non è solo di questo o quel giocatore, ma anche di alcune scelte fatte dalla panchina.
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Abbiamo provato a forzare la gara dopo il pareggio, con le tre punte, ma non abbiamo avuto il tempo per sperimentare l’effetto di questa soluzione più offensiva, perché siamo rimasti in dieci
Perché una partita ampiamente sotto controllo non può, e non deve, diventare un pareggio misero, contro una formazione che, rigore a parte, non ha mai tirato in porta. “Distrazioni e sbagli importanti – insiste Gregucci – che abbiamo pagato a caro prezzo, perché sono stati il giro di boa di una partita che era nella nostra totale gestione”.
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L’avversario più difficile dei Grigi? I Grigi
Per il tecnico buon primo tempo, “anche se con la necessità di essere più incisivi negli ultimi 20/30 metri, perché la partita andava messa al sicuro prima e le opportunità le abbiamo create. Dopo il rigore, abbiamo anche provato a forzare la gara, con i tre attaccanti e Di Quinzio. Un atteggiamento molto offensivo, ma non c’è stato il tempo per vedere l’effetto di questo cambio, perché un paio di minuti dopo, siamo rimasti in dieci. Lo ribadisco, errori pesanti dopo aver creato i presupposti per vincere bene”.
Non è la prima volta in questa stagione, è sembrato di rivivere andamenti analoghi in match precedenti. “Le situazioni vanno lette meglio, con ancora più lucidità. Temevo questo confronto con la Pro Sesto e le insidie che avremmo potuto trovare”. In realtà, però, l‘Alessandria le insidie se le è create da sola. Lo ammette anche il tecnico. “L’avversario più difficile siamo noi“.