Eurogol Mora, Celia suggeritore perfetto
Eusepi battagliero e freddo dal dischetto. Molto bene Casarini e Di Quinzio
ALESSANDRIA – Dieci minuti di black out, prima di riprendere in mano la gara. Con alcuni insegnamenti importanti per il futuro: la fase difensiva è corale, gli avversari vanno arginati anche centralmente, occupare gli spazi e accorciare il campo va fatto senza aprire varchi, per non rischiare infilata, come nell’azione del raddoppio. Fondamentale, però, è la maturità della squadra, che non sbanda, che ragiona, che costruisce il recupero senza frenesie.
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CRISANTO – Attento: sui due gol non ha colpe, spesso a tu per tu con i giocatori avversari. Nel finale della prima frazione è fondamentale su Haoudi, che è in fuorigioco, ma la bandierina non si alza, e la parata diventa fondamentale per evitare l’1-3. Poco impegnato nella ripresa, quando spinge la squadra a stare alta: 6
SCOGNAMILLO – Ordinato: un po’ frenato forse anche dal ‘peso’ della diffida, coinvolto nello sbandamento iniziale, si scrolla di dosso qualche paura e controlla con oridine ed efficacia soprattutto il vivace e insidioso Murilo: 6
PRESTIA – Solido: vale per lui il concorso di colpa nei due gol livornesi, ma è fra i più lucidi nell’impostare la riconquista degli spazi e del risultato. Soprattutto nella ripresa alcune letture negli anticipi alzano il muro a proteggono dai tentativi di incursione degli ospiti: 6.5
BLONDETT – Cruciale: ci aveva provato già in altre gare, finalmentes egna ed è gol, dell’ex pesantissimo, perché restituisce ai Grigi la convinzione di aver riaperto una gara che sembrava compromessa. Molto efficace nella ripresa, su Murilo e, anche, su Mazzeo: 6.5
PARODI – Duellante: con Marsura uno dei duelli più intensi. Gli sfugga nell’azione del vantaggio, poi l’amaranto a inseguire il grigio, che nella seconda metà della prima frazione è più propositivo: 6
MORA – (dal 1’st) Incisivo: Rispetto al collega di ruolo, ha meno compiti difensivi e può alzare la sua azione, aiutando la squadra con inserimenti a destra. Da applausi il gol del pareggio, un diagonale al volo che è di gran lunga la più bella delle cinque reti, oltre a dare ai Grigi la convinzione che la partita si può vincere: 7
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CASARINI – Essenziale: una interpretazione importante del ruolo di interno, che taglia dentro e segue l’azione. Nel primo tempo restituisce densità a un centrocampo un po’ sfilacciato nel primo quarto d’ora. Recupera una quantità significativa di palloni, soprattutto ha la forza e l’intelligenza di andare a cercare il rigore al 47′ della ripresa: 7
GAZZI – Sfortunato: inizia con un paio di recueri utili, poi in un contrasto resta a terra. Cambio obbligato, c’è allarme per le condizioni del suo ginocchio: 6
SULJIC – (dal 27’pt) Razionale: gioca semplice, a volte è anche prevedibile, ma lotta su tutti i palloni e n riconquista alcuni utili per far ripartire la manovra: 6
CASTELLANO – Altalenante: avvio spumeggiante, vicino al gol nei primi minuti. Poi si smarrisce un po’ ed è meno lucido e incisivo rispettoi ad altre gare. Soprattutto un po’ involuto e quasi frenato: 6
DI QUINZIO – (dal 1’st) Ritrovato: nella posizione che è più congeniale alle sue caratteristiche ha ancora un ingresso un po’ impacciato, poi crsece e si porta dietro sempre un paio di giocatori, che semina con accelereazioni e dribbling efficaci. Fondamentale nell’assalto che porta al successo: 7
CELIA – Perpetua: il miglior in campo, soprattutto per la continua crescita che mostra gara dopo gara. Nel primo tempo l’Alessandria sale, soprattutto, dalla sua parte, nella ripresa percorrere chilometri seminando gli avversari e mette palloni invitanti. Perfetto quello che Mora gira, al volo, per il 2-2. Un giocatore sempre più indispensabile: 7.5
CORAZZA – Propositivo: due opportunità da uomo d’area, che meriterebbero sorte migliore. Poi l’infortunio muscolare, che lo obbliga a lasciare il campo: 6
EUSEPI – (dal 40’pt) Freddo: Ci vuole sangue freddo e testa lucida per tirare il rigore che vale tre punti proprio all’ultimo minuto. Si prende una bella responsabilità, ma non è la prima volta. ‘Umbe’ è uno ch in campo non si risparmia, fa sportellate, non rinuncia a un solo pallone. Neppure a quello della vittoria: 6.5
ARRIGHINI – Rapido: i suoi inserimenti alzano la pericolosità dell’Alessandria anche nei momenti in cui il Livorno si chiude meglio. E’ bravo a tenere palla e favorire gli inserimenti dei compagni. Manca un po’ di precisione sotto porta: 6.5
STIJEPOVIC – (dal 29’st) Psante: perché aggiunge peso al reparto avanzato, da far valere anche nell’uno contro uno. Deve migliorare alcuni controlli, ma l’atteggiamento è quello giusto: 6