Shock ad Alessandria: infermiera aggredita da un uomo
Lo riferisce il sindacato Nursing Up
AGGIORNAMENTO ORE 14.50 – Anche l’Azienda ospedaliera è intervenuta sul caso dell’infermiera aggredita: “L’Azienda – si legge in una nota – è vicina all’infermiera che è stata vittima di una aggressione al pronto soccorso. In merito alla situazione, è stata fornita una risposta immediata e fortunatamente l’episodio ha visto un epilogo positivo, in quanto l’evento non ha portato a esiti gravi. L’Azienda ospedaliera condanna ogni forma di violenza, ed esprime la massima solidarietà a tutto il personale dipendente, per la grande sensibilità che gli operatori aziendali dimostrano ogni giorno: è anche grazie a loro se sono rari gli episodi di violenza come quello segnalato”.
ALESSANDRIA – Un gravissimo episodio, avvenuto ad Alessandria: un’infermiera aggredita da un uomo che l’ha colpita con un carrello di metallo. A riferire dell’accaduto è Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up: «Mentre raccontiamo stentiamo ancora a credere a quanto sia accaduto, non possiamo e non vogliamo fare l’abitudine a quanto continua a verificarsi fuori e dentro gli ospedali italiani».
Un atto di violenza inaudita: «I nostri referenti regionali del Piemonte ci informano di un nuovo gravissimo episodio di violenza, l’ennesimo, avvenuto ai danni un infermiere. In questo caso una donna, una nostra collega, che nel pieno della sua attività professionale, davanti agli occhi di altri componenti del personale sanitario, è stata colpita vilmente alle spalle e al bacino da un carrello di metallo. In quel momento si stava occupando di un paziente. Nonostante la presenza di altri componenti del personale sanitario non è stato possibile in alcun modo arginare sul nascere la rabbia dell’uomo, che dopo aver inveito sulla donna, mentre lei si allontanava inconsapevole del rischio che correva, l’ha colpita alle spalle lanciandole contro un carrello metallico e mandandola al pronto soccorso. E mentre la nostra infermiera ha anche sporto questa mattina denuncia ai Carabinieri della locale stazione, noi siamo qui, inermi, di fronte a questi episodi, a commentare quanto accaduto».
De Palma prende di mira l’atteggiamento sordo ed indifferente del Governo «pronto ad annunciare con toni trionfalistici una legge fantasma ma che tuttavia, prova ne sia la gravità di quanto è accaduto, non sembra in alcun modo essere in grado di tutelare in maniera reale e pragmatica gli infermieri e gli altri operatori sanitari».
«A cosa serve inasprire le pene, quando non ci si è mai posti il problema di attuare strategie e azioni mirate in ogni azienda sanitaria, atte ad arginare sul nascere il fenomeno delle violenze fuori e dentro gli ospedali?», sbotta De Palma.
«Un uomo alterato, con chiari segni di squilibrio, non ha certo pensato a frenare i propri istinti bestiali, non avendo affatto timore di quella bella legge appena approvata ed alle pene che essa prevede. Questo Governo avrebbe dovuto ascoltare le proposte di chi gli infermieri li rappresenta ogni giorno negli ambienti di lavoro. Siamo stanchi di tutto questo: non veniamo ascoltati, non veniamo coinvolti nelle decisioni che riguardano la nostra attività e il nostro futuro. Ci rechiamo a lavoro correndo il rischio di non tornare più a casa oppure di tornarci per presentarci ai nostri figli, ai nostri mariti, come nel caso della nostra collega, con un volto tumefatto o delle lesioni alla schiena e al bacino».
«Il Nursing Up – conclude De Palma – continuerà a sostenere gli infermieri italiani contro questo odioso fenomeno. Se necessario anche nelle azioni legali verso i datori di lavoro, che sono responsabili legalmente e che devono garantire agli infermieri lo svolgimento di una attività lavorativa scevra da rischi di questo tipo. Perchè non si deve dimenticare che noi dovremmo essere chiamati ad occuparci dei pazienti in una condizione di serenità, quando invece dobbiamo scendere in campo armati di scudo ed elmetto perché siamo in guerra. Cari signori della politica che ci leggete e che tacete facendo finta di nulla, qui il vero nemico non si chiama né Covid né Pandemia, per noi infermieri il mostro da affrontare ogni giorno è la vostra indifferenza».