Chi può circolare e dove. Le regole
Restrizioni: le norme da seguire. Il buonsenso requisito fondamentale
ALESSANDRIA – “I lavoratori possono circolare purché comprovino il loro stato di lavoratore”. Lo ha detto il viceprefetto Paolo Ponta, spiegando le norme da seguire nella nostra zona, soggetta a restrizione a causa del coronavirus.
Un’affermazione con la quale si tenta di fare chiarezza e di dare una risposta a molte delle domande legittimamente pervenute alla nostra redazione.
Proviamo a sintetizzare le norme principali emerse dopo il vertice in Prefettura e diffuse anche da Anci Piemonte (valide fino al 3 aprile).
Fondamentale è evitare spostamenti in entrata e uscita all’interno delle province, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, o per rientrale al proprio domicilio. Deve stare a casa chi ha più di 37.5 di febbre. Non possono muoversi le persone risultate positive al virus o in stato di quarantena.
Per effettiva necessità si intende, ad esempio, lo spostamento di chi, risiedendo in zone sprovviste di negozi, debba andare a fare acquisti.
Per quanto concerne le “esigenze lavorative”, la “ratio” è consentire alle aziende di proseguire nell’attività. E’ chiesto ai datori di lavoro di fornire ai dipendenti un’attestazione o un documento che comprovi il rapporto di lavoro. Anche i liberi professionisti devono fornire una documentazione.
Restano sospesi gli eventi sportivi; chiusi i centri sportivi, le piscine, i centri di benessere e termali, i musei, i circoli culturali, sociali e ricreativi. Analogamente, sono sospese le attività sportive, religiose (messe, funerali, matrimoni) e fieristiche, ma anche i servizi educativi e didattici.
L’apertura dei luoghi di culto è condizionata a misure organizzative, per evitare assembramenti.
Nei giorni prefestivi e festivi, chiusi i centri commerciali; restano aperte farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari.
La ristorazione è consentita dalle 6 alle 18 (dopo quell’ora, dunque, chiusi pub, bar, ristoranti).
Vige anche la norma del “metro di distanza” per gli avventori dei locali, ma anche per chi frequenta uffici pubblici
Non ci sono limitazione per quanto riguarda i trasporti.
Le forze di polizia procederanno con i controlli.