Alessandria, alle 18 le serrande si abbassano
I locali si attengono scrupolosamente alle disposizioni
ALESSANDRIA – “Ci accomodiamo fuori nel dehor: ci portate due caffé?” In un locale del centro entra una coppia: forse non sa ancora bene i contenuti del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, soprattutto non sa che alle 18 le luci dei locali, bar e ristoranti, si spegneranno e le serrande scenderanno, per alzarsi ogni mattina alle 6. Ci pensa una delle cameriere a ricordarlo, “ragazzi sono le 17.45, avete solo un quarto d’ora, poi chiudiamo e ci rivediamo nei prossimi giorni”. Una comunicazione data con il sorriso, perché c’è bisogno di volti belli, che trasmettono fiducia, anche se nessuno si nasconde le difficoltà.
Orari rispettati da tutti: alle 18 la coppia ha bevuto i caffè e lascia il dehor, in pochi minuti tutte le sedie e tavoli sono già all’interno, “domattina ci saremo, rispettando orari e distanze tra i clienti”.
In piazzetta della Lega, che solo ieri sera era affollata, poche persone, qualcuno si ferma ad ascoltare un artista di strada che interpreta i brani dei Coldplay, ma i bar sono tutti chiusi. Anche in corso Roma i negozi (alcuni, non le catene) sono aperti, ma caffetterie e altri locali hanno terminato il servizio. Restano i dipendenti all’interno per le pulizie, ma sulla porta d’ingresso’ il cartello “Si chiude alle 18” è ben in evidenza. C’è anche un “Tutto andrà bene”, con un cuore: la scritta che sta diventando l’hashtag di questi giorni di divieti e speranze.
Per birrerie e pub, soprattutto, ma anche per ristoranti e pizzerie solitamente aperti solo alla sera, il nuovo orario impone almeno un mese di stop. “Appuntamento al 4 aprile” il messaggio di più di un titolare: preoccupazione, certo, ma anche uno sguardo al futuro.