Due morti, ospedali chiusi. Cosa cambia
I problemi maggiori a Tortona e Novi, ma tutta la provincia è coinvolta
ALESSANDRIA – Punto della situazione per l’emergenza Coronavirus, alle ore 21.30.
Quella di Alessandria è la seconda provincia del Piemonte per numero di contagi (dopo Asti), ma l’unica in cui si registrano decessi a causa del coronavirus. Due i morti accertati, uno all’ospedale di Tortona, uno in quello di Novi Ligure: si tratta di persone anziane, con problematiche pregresse. Una terza vittima, sempre a Novi, affetta da pluripatologie, è invece risultata negativa al test.
Restano chiusi gli ospedali di Tortona e di Novi.
In tutto il Piemonte, inoltre, non si effettuano interventi chirurgici se non per le urgenze e per i pazienti oncologici. Anche gli ambulatori hanno ridotto l’attività, coi servizi riorganizzati secondo le disposizioni dell’Unità di crisi.
I centri zona della provincia hanno registrato almeno un caso di coronavirus, come spiegato dai sindaci stessi.
Domani se ne saprà di più: in mattinata, a Torino, è in programma un vertice con i parlamentari piemontesi e i prefetti del territorio, al termine del quale sarà indetta una conferenza stampa col governatore Alberto Cirio.
Da martedì pomeriggio, l’ospedale di Alessandria ha modificato gli accessi al Pronto soccorso: braccialetto rosso (e procedure ad hoc) per chi è in stato febbrile, blu per tutti gli altri. Daniela Kozel, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera, raccomanda: «Venite al Pronto soccorso solo per casi effettivamente urgenti. Per consulenze o dubbi, contattare il numero verde 800192020».
Annullati tutte le manifestazioni (fino al 3 aprile); lo sport rivoluziona i calendari. Probabile rinvio della Milano-Sanremo di ciclismo; per i Grigi, 6 partite a porte chiuse.