Il lungo cammino dei nuovi ‘ribelli’ tra paesi incantati
Un percorso da fare in sette tappe tra boschi e borghi, per scoprire e vivere a pieno la valle
ARQUATA SCRIVIA – Una distanza di 130 chilometri, da percorrere in sette giorni, a piedi. È il ‘Cammino dei Ribelli’ ideato da Giacomo d’Alessandro, gran camminatore ed esploratore, e realizzato coinvolgendo gli abitanti e gli operatori della valle Borbera, da Arquata a Carrega e ritorno.
C’è chi ha affrontato il viaggio da solo, alla ricerca di sé stesso, chi in compagnia di un amico, di un cane, dei familiari. Tutti hanno portato a casa un’esperienza fatta di panorami inaspettati, emozioni, ispirazioni e… qualche vescica ai piedi.
«È un cammino tra villaggi e natura selvaggia, incontrando i testimoni di una ostinata rinascita contadina, sociale e spirituale, sulle sponde del Borbera. Un’esperienza di turismo lento per rilanciare una terra spopolata e bellissima», spiega Giacomo.
«È partito tutto dalla tesi di laurea – prosegue – e dall’esperienza fatta in altre regioni, come il ‘cammino dei Birganti’ in Abruzzo, dove l’idea funziona. L’obiettivo è quello di aiutare e sostenere le realtà virtuose, le persone che, nonostante le difficoltà, hanno avviato attività o stanno scommettendo sul rilancio di questi territori».