Intrusioni in Cittadella: fermati ragazzini, potenziati controlli e sorveglianza
Progetto sicurezza: la Soprintendenza ha avviato un programma di rafforzamento della vigilanza
ALESSANDRIA – Lo scorso dicembre qualcuno era entrato nelle stanze dell’ex cappella della Cittadella. Lasciandosi alle spalle i segni di rituali satanici. Avevamo documentato quell’intrusione con foto e filmati.
Oggi qualcosa è cambiato. Sono stati attivati controlli e verrà potenziato il sistema di video sorveglianza.
Lo precisa la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la province di Alessandria, Asti e Cuneo con un comunicato inviato dai Carabinieri. Lo scorso 16 aprile è stato fermato e identificato un gruppetto di ragazzini che si era introdotto nel fabbricato. Approfittando di un varco reso accessibile dalla temporanea assenza di barriere e lucchetti, purtroppo danneggiati durante una precedente intrusione.
Le intrusioni e i controlli
“Le reiterate recenti intrusioni di ignoti, i danneggiamenti di porte, serrature e inferriate, il vandalismo a spese di alcuni materiali custoditi nei depositi, gli imbrattamenti dei muri (tutti reati contro il patrimonio culturale) – si legge nel comunicato stampa -. Tutto ciò aveva già indotto qualche mese fa la Soprintendenza a sporgere denuncia ai Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria per lo svolgimento delle indagini”.
La Soprintendenza aveva inoltre concordato con l’Amministrazione un rafforzamento delle attività di controllo e sorveglianza su attività e comportamenti ‘anomali’. Condotti da estranei al di fuori delle aree aperte al pubblico.
In particolare, nelle aree dismesse dell’ex Ospedale militare della Cittadella. Che, trovandosi in precarie condizioni, presentavano alcuni facili varchi d’accesso dalla recinzione perimetrale.
Vista la delicatezza del caso, è stato interessato anche il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino. Un comando specializzato dell’Arma per il contrasto ai crimini di questo settore. Che ha svolto, d’intesa col Reparto Operativo di Alessandria, i primi accertamenti investigativi.
In questo contesto, spiegano gli investigatori, è stato possibile porre un primo freno nel pomeriggio del 16 aprile, grazie al pronto intervento della Gazzella dei Carabinieri.
I militari sono stati attivati dal personale della Soprintendenza, che aveva notato la presenza di alcune persone nei corridoi aulici della struttura. E hanno localizzato, fermato e identificato un gruppo di minori che sono stati accompagnati presso la sede del Comando.
I ragazzini sono stati affidati alla custodia dei genitori, dopo essere stati informati del carattere illecito della loro condotta.
Rafforzamento della vigilanza
La Soprintendenza ha avviato un programma di rafforzamento della vigilanza. Che prevede l’imminente automatizzazione dei cancelli di ingresso (controllati da remoto), l’installazione all’aperto e nei fabbricati di un circuito di videosorveglianza e antintrusione che verrà collegato alle forze dell’ordine.
Verranno implementate segnaletica e dispositivi di interdizione all’accesso nelle aree attualmente non agibili al pubblico in condizione di sicurezza. Attività in collaborazione con il Nucleo TPC di Torino, competente per la regione Piemonte e Valle d’Aosta.
Prevenire situazioni di pericolo
Si tratta di un progetto sicurezza avviato dalla Soprintendenza che non risponde solo ad una esigenza di contrasto ai crimini culturali consumati all’interno della struttura monumentale. Ma anche a prevenire situazioni di pericolo per gli stessi giovani protagonisti delle intrusioni.
I ragazzini sono spesso ignari delle conseguenze penali cui vanno incontro. Ma “si espongono anche ai gravi rischi per la loro stessa incolumità che deriva dai pericoli di cedimento e crollo di parti murarie dei fabbricati in precarie condizioni di conservazione”.