Ravetti: “Pronto soccorso a rischio declassamento. Riboldi riferisca subito”
Il vicepresidente del Consiglio regionale (Pd) denuncia possibili tagli a strutture fondamentali per il territorio alessandrino e chiede trasparenza e confronto in Commissione
TORINO – Il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti (Pd) lancia l’allarme sulla possibile chiusura o declassamento dei Pronto soccorso di Acqui Terme, Tortona e Ovada. Che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero essere trasformati in Punti di primo intervento, senza possibilità di ricovero.
Secondo Ravetti, “la Giunta regionale del Piemonte ha affidato all’Università Bocconi di Milano lo studio propedeutico alla redazione del nuovo Piano Socio Sanitario. Le linee guida elaborate prevederebbero una riorganizzazione drastica della rete ospedaliera. I Pronto soccorso con meno di 15mila accessi annui sarebbero a rischio chiusura o riduzione. L’Asl Al potrebbe vedere salvi solo i presidi di Casale Monferrato e Novi Ligure (Alessandria ovviamente non si discute, ndr) e anche questi forse solo come Ps di base“.
Richiesta di chiarimento in Commissione
Ravetti chiede che l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi “si presenti subito in Commissione per fare chiarezza. Non possiamo permettere che si decida tutto sulla base di numeri e tagli, senza tener conto della vita reale dei cittadini. Non tollereremo che venga usata la mannaia per motivi contabili”.
Il consigliere invita la Giunta “a evitare scelte unilaterali e promette proposte costruttive. Non alimenteremo paure, ma faremo di tutto perché si agisca con buon senso, ascoltando le esigenze di territori e cittadini. La Sanità pubblica è un diritto da tutelare”.