“Aurora”, la salute digitale per i pazienti Hiv+: app e monitoraggio terapeutico
Concluso lo studio clinico che ha permesso di sviluppare uno strumento digitale per migliorare l’aderenza terapeutica
ALESSANDRIA – Si chiama “Aurora” il nuovo strumento digitale pensato per supportare le persone Hiv+ nel monitoraggio quotidiano della propria condizione clinica. E, quindi, nel miglioramento dell’aderenza terapeutica. Il progetto è stato promosso dall’Aou Al, con il sostegno del Fellowship Program 2022 di Gilead Sciences. Ed è stato sviluppato dalla Ssd Laboratori di Ricerca del Dairi, diretta da Annalisa Roveta.
“Aurora” nasce dalla sinergia tra il Dairi, la Sc Malattie Infettive guidata da Guido Chichino e il Laboratorio Integrato di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina. Lo sviluppo tecnico dell’app è stato curato dal professor Massimo Canonico del Disit dell’Upo. Mentre lo studio clinico è stato coordinato dalla dottoressa Eleonora Sarchi come Principal Investigator.
Massimo Canonico
Come funziona l’app “Aurora”
Il progetto ha visto l’arruolamento di pazienti Hiv+ che hanno testato l’applicazione. Lo strumento consente di:
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registrare l’assunzione della terapia.
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monitorare i sintomi.
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consultare i dati clinici in formato intuitivo.
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ricevere messaggi informativi personalizzati.
Uno strumento efficace per favorire l’empowerment dei pazienti. E, anche, semplificare il rapporto con i professionisti sanitari e migliorare i risultati clinici in una patologia complessa come l’infezione da Hiv.
A breve verrà pubblicato un articolo scientifico con i risultati dello studio clinico e la descrizione della metodologia adottata. “Aurora” rappresenta un esempio concreto di come la salute digitale possa contribuire a una medicina centrata sulla persona. In grado quindi di combinare tecnologia, ricerca clinica e attenzione al paziente.