Fine vita: in Piemonte testamento biologico anche in Asl e ospedali
Approvato all’unanimità un ordine del giorno isu iniziativa della Cellula Coscioni di Torino. La seconda regione italiana ad attuare questa possibilità
TORINO – Il Piemonte diventa la seconda Regione d’Italia, dopo la Toscana, ad autorizzare il deposito delle Dat-Disposizioni Anticipate di Trattamento direttamente nelle strutture sanitarie pubbliche, come le Asl e gli ospedali. Un importante traguardo raggiunto grazie all’approvazione unanime in Consiglio regionale di un ordine del giorno proposto dalla consigliera Alice Ravinale (Alleanza Verdi Sinistra). Su proposta della Cellula dell’Associazione Luca Coscioni di Torino.
La legge sul testamento biologico è in vigore dal 2017. Ma fino a oggi la possibilità di depositare le proprie Dat era limitata, nella pratica, ai soli Comuni di residenza o tramite atto notarile. Sebbene la normativa nazionale preveda il coinvolgimento delle strutture sanitarie, pochissime di queste in Italia si sono adeguate. Con l’atto approvato, il Piemonte si impegna a colmare questo vuoto. E ad avviare concretamente la raccolta delle Dat anche negli ospedali.
Libertà di scelta e dignità fino alla fine
Il testamento biologico consente a ogni cittadino di indicare in anticipo i trattamenti sanitari ai quali intende essere – o non essere – sottoposto nel caso in cui non fosse più in grado di esprimere le proprie volontà. È uno strumento di autodeterminazione fondamentale. Che rafforza la dignità della persona anche nei momenti più critici dell’esistenza.
“Un sentito ringraziamento va ai proponenti per aver sollevato un tema cruciale di civiltà e dignità – dichiarano Davide Di Mauro e Lidia Sessa della Cellula Coscioni di Torino –. L’approvazione di questo ordine del giorno rappresenta un passo concreto verso l’effettiva attuazione della legge. Garantendo una sua applicazione omogenea ed efficace. Anche l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha sostenuto l’iniziativa. Dimostrando sensibilità e disponibilità a procedere lungo il percorso tracciato”.