Alessandria: “Spazio Sacro”, a San Giacomo la mostra sulla comunità Yezida
La rassegna fotografica curata dall’archeologo Ghiath Rammo offre uno sguardo profondo sulle radici della religione Yezida e sulla sua attualità, tra fede, cultura e resilienza
ALESSANDRIA – Un ponte tra l’alba della civiltà e l’umanità contemporanea. Ecco il senso profondo della mostra “Spazio Sacro. La comunità Yezida”, visitabile fino al 14 maggio nella suggestiva cornice della chiesa di San Giacomo della Vittoria. Una proposta culturale e spirituale che invita il pubblico a conoscere un popolo che, nonostante persecuzioni e diaspora, ha saputo conservare un’identità religiosa unica e profonda.
La mostra, composta da 14 pannelli ricchi di fotografie e testi esplicativi, è stata curata da Ghiath Rammo, giovane archeologo siriano oggi residente in Italia. Il percorso espositivo racconta la spiritualità yezida, ispirata allo zoroastrismo ma intrisa di elementi comuni ad altre grandi religioni monoteiste come ebraismo, cristianesimo, islam e anche buddismo.
Resistenza e semplicità come forma di libertà
Quella yezida è una fede che parla di semplicità, di armonia con la natura e di rispetto dell’altro. Una spiritualità “cum juicio”, come direbbe Manzoni, che propone uno stile di vita controcorrente rispetto al materialismo contemporaneo. La mostra, in questo senso, diventa anche un messaggio di speranza e di resilienza.
Ad arricchire l’iniziativa, presentato anche il nuovo libro del piemontese Maurizio Pallante, “Liberi dal pensiero unico: la rivoluzione culturale della spiritualità”, pubblicato da Lindau. Il volume, che si collega idealmente ai temi della mostra, esplora la necessità di un cambio di paradigma culturale e spirituale. Proponendo una via di decrescita felice, lontana dalle logiche del consumismo.