Nasce il Responsabile ambienti sanitari: una figura per umanizzare ospedali e strutture
Al via la formazione del nuovo profilo professionale regionale per migliorare il decoro, la qualità percepita e la vivibilità dei luoghi di cura. L’assessore Riboldi: "Vogliamo realtà più accoglienti e a misura di persona"
TORINO – Ha preso ufficialmente il via oggi la formazione per i nuovi Responsabili operativi degli ambienti sanitari ospedalieri e territoriali-Facility. Una figura introdotta dalle Aziende Sanitarie Regionali del Piemonte per garantire una maggiore qualità degli ambienti di cura. E promuovere così il benessere di pazienti e operatori.
Si tratta di un profilo strategico e trasversale, pensato per agire in stretta sinergia con le Direzioni Sanitarie. Con il compito di monitorare, segnalare e coordinare micro-interventi migliorativi volti ad aumentare il decoro, la pulizia e la funzionalità degli spazi ospedalieri e territoriali.
Riboldi: “Vogliamo ospedali che mettano al centro la persona”
«Dopo il gruppo di lavoro per l’umanizzazione dei Pronto Soccorso – ha spiegato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Federico Riboldi – parte oggi un altro importante tassello della nostra visione di Sanità pubblica. Vogliamo ospedali più belli, ordinati e accoglienti, capaci di far sentire i pazienti davvero al centro del percorso di cura».
Secondo l’assessore, l’obiettivo non è solo quello di migliorare l’aspetto estetico delle strutture. Ma di incidere direttamente sulla qualità percepita delle cure e sulla relazione tra pazienti, operatori e ambienti. Il concetto di umanizzazione dei luoghi di cura si basa sull’idea di un’assistenza sanitaria centrata sulla persona. Che tenga quindi conto non solo della dimensione clinica, ma anche di quella psicologica, sociale e ambientale.
I Responsabili Facility saranno chiamati a svolgere anche un’importante funzione di interfaccia tra l’utente e l’organizzazione. Rilevando dunque criticità, suggerendo soluzioni operative e contribuendo a una lettura empatica degli spazi che accompagni il paziente nel suo percorso di cura.