Alla Casa delle Donne “La musica nei colori”, laboratorio teatrale ispirato a Kandinskij
Domenica 13 aprile alle 17 nuovo appuntamento del ciclo curato da Giusy Barone: un percorso senza stereotipi tra gioco, emozioni e creatività
ALESSANDRIA – Dallo scorso autunno, la Casa delle Donne Tfq di Alessandria ha ospitato un ciclo di laboratori teatrali ed esperienziali per bambinɜ, ideati e condotti da Giusy Barone. Un’attrice e regista della compagnia Stregatti, attiva anche nella direzione del Teatro San Francesco. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 13 aprile alle ore 17 con il laboratorio “La musica nei colori”, ispirato all’opera di Vasilij Kandinskij, in particolare al celebre saggio “Punto, linea, superficie”. Sarà un’esperienza di esplorazione tra teatro e arte, pensata per bambini dai 2 ai 5 anni accompagnatɜ da un genitore o da un adulto di riferimento.
I laboratori, che si inseriscono nel progetto di educazione libera e senza stereotipi promosso dalla Casa delle Donne Tfq, si sono già declinati in appuntamenti come In cerchio, Legami, MorbidEzze e Bianco. Quest’ultimo ispirato a “Cappuccetto bianco” di Munari. In ogni incontro, la relazione con l’altrɜ, il gioco e il rispetto delle diversità vengono valorizzati come strumenti educativi.
«Con i più piccoli traggo ispirazione da ogni momento di arte – racconta Giusy Barone – da ogni mostra, opera o installazione. Lavoro con loro come fossero partecipanti attivi, e mi aiuta il mio lavoro teatrale: per farlo devi restare bambina».
Un teatro tascabile che unisce famiglie e creatività
Nel laboratorio di domenica, si useranno corpo, voce, colore ed emozioni per un viaggio sensoriale nel mondo della musica e dell’astrazione visiva, in una dimensione ludica e accogliente. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione via WhatsApp al 351 5920855 o via email a info@casadelledonnealessandria.it.
Con il teatro tascabile di Giusy Barone, la Casa delle Donne Tfq continua il suo impegno “per una cultura dell’infanzia libera, creativa e inclusiva. Radicata nei valori del femminismo intersezionale e dell’educazione non stereotipata”.