A Cuccaro la Sagra della Nocciola: produzione, qualità e nuove sfide
Sabato 12 aprile convegno tecnico, mostra della meccanizzazione e riconoscimenti agli imprenditori corilicoli: Coldiretti fa il punto su clima, produzione e filiera
CUCCARO MONFERRATO – Tutto pronto a Cuccaro Monferrato per la 18ª edizione della Sagra della Nocciola, in programma sabato 12 aprile. Sarà una giornata ricca di contenuti tecnici, economici e di valorizzazione della filiera agricola, a partire dalle 9.30 in via Roma con accoglienza dei partecipanti e taglio del nastro.
L’edizione 2025 arriva in anticipo di un mese rispetto al solito e punta i riflettori sulle sfide della corilicoltura, dopo un’annata difficile come quella del 2024. Il messaggio è chiaro: “Produrre di più, produrre sempre” per rispondere a un mercato che richiede nocciole di qualità. Ma che sconta gli effetti di cambiamenti climatici e problemi agronomici.
Alle 10.30 prenderà il via il convegno tecnico moderato da Roberto Bianco, direttore di Coldiretti Alessandria, con i saluti istituzionali del sindaco di Lu e Cuccaro Monferrato Franco Alessio. Seguirà l’intervento dell’agronomo Alberto Pansecchi sul tema “L’impollinazione del nocciolo”, per poi passare a una panoramica sulle tecniche di gestione del noccioleto, tra cascola precoce, potature, impianti e innovazioni.
Nocciola: Premi Qualità e accordi di filiera
A chiudere i lavori sarà Mauro Bianco, presidente Coldiretti Alessandria, con un focus sui progetti di filiera e la campagna contro i cibi ultra-processati. Saranno anche consegnati i Premi Qualità Novi, che valorizzano le aziende corilicole distintesi nell’ultima campagna. In provincia di Alessandria la corilicoltura coinvolge circa 500 aziende su 3.800 ettari, con produzioni conferite in filiera all’industria Novi-Elah-Dufour grazie all’accordo siglato con Coldiretti. L’obiettivo è tutelare la Tonda Gentile del Piemonte e contrastare la concorrenza estera non certificata.
La giornata prevede anche la tradizionale fiera della meccanizzazione e sarà occasione per continuare la raccolta firme a favore dell’etichettatura obbligatoria d’origine. E contro le importazioni sleali e i cibi ultra-processati. Coldiretti ribadisce l’importanza della trasparenza per la salute dei consumatori e la tutela del lavoro agricolo locale.