Alessandria: Me.dea avrà una nuova sede. A Palazzo Guasco
Uno spazio importante per tutta l'attività del centro antiviolenza, della biblioteca, del centro studi. In 16 anni accolte e seguite oltre 2.600 donne
ALESSANDRIA – L’hanno cercata, sollecitata, con le loro forze, senza azioni eclatanti, ma con tanto dialogo e i fatti a parlare per il lavoro fondamentale svolto da Me.dea, dalle operatrici e volontarie, contro la violenza sulle donne.
Alla vigilia del 16° compleanno l’annuncio: la nuova sede è stata individuata, a Palazzo Guasco, via Guasco, in pieno centro, accessibile a tutte, con spazi per l’accoglienza, l’ascolto, i colloqui individuali, anche per sviluppare i molti progetti, presentarli al pubblico, ospitare i molti volumi raccolti e altri che arriveranno, incontrare le persone che vogliono conoscere meglio ed entrare in contatto con l’associazione guidata da Sarah Sclauzero, capofila della rete provinciale antiviolenza, in costante collegamento con tutti i soggetti che ne fanno parte.
“Un momento significativo nella nostra missione, al fianco delle donne vittime di violenz e per promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza”, sottolinea la presidente Sclauzero.
Al numero 47 di via Guasco, nella storica dimora, “avremo i giusti spazi e la giusta privacy. Con otto locali che permetteranno la presenza, in contemporanea, di più attività: una prima accoglienza, colloqui riservati, postazioni per il lavoro di back office, attività di progettazione, prevenzione, prientamento lavorativo, raccolta ed elaborazione dati, ampia sala riunioni e formazione, centro studi fruibile da tutti i cittadini”.
Una nuova dimensione “che ci permetterà di fare quanto ancora non siamo riuscite a realizzare, per la mancanza di spazi idoneri. Potremo ampliare i nostri servizi e accogliere un numero maggiore di donne”.
Un lungo cammino
Sempre più richieste di accesso al centro negli ultimi anni, solo nei primi tre mesi del 2025 85. La necessità di una sede più grande è cresciuta. Molte interlocuzioni con soggetti politici ed istituzionali, “che ringraziamo per la disponibilità e l’investimento con cui si sono spesi, in particolare Marica Barrera e Roberta Cazzulo per la dedizione”. Nonostante sopralluoghi infruttuosi, la determinazione non è mai diminuita. Anzi.
Cruciale, raccontano Sarah SVlauzero e le componenti del direttivo, “è stato l’incontro con Confindustria e Fondazione Viva, con la firma di un protocollo di collaborazione. La presidente Laura Coppo e il direttore Renzo Gatti hanno colto la nostra urgenza e si sono attivati per aiutarci. Il contatto con gli agenti immobiliari Franco Repetto e Luciano Bianchi e con Cesare Giriodi, proprietario dei locali di Palazzo Guasco è stata la svolta. Hanno compreso le esigenze, riconosciuto il valore del progetto e concesso l’immobile a prezzo accessibile”.
Il centro antiviolenza Me.dea compirà 16 anni il 18 aprile
“Persone che si sono attivate con senso di responsabilità. A loro il mio e nostro grazie. Questo è un passo fondamentale per il centro e per le donne che siu affidano a noi – insiste Sclauzero – E’ un nuovo inizio. Qui troveranno un luogo sicuro per il supporto di cui hanno bisogno, la professionalità e l’attenzione che ci contraddistinguono dalla nostra nascita”.
Me.dea ha anche aderito a un progetto, ambizioso, insieme ad altri enti del terzo settore, per proporre all’ammiistrazione comunale di far toprnare a vivere luoghi importanti della città che, però, necessitano di profonda riqulificazione, i cui tempi, però, possono essere lunghi. “Per questo abbiamo cercato una alternativa, con l’edilizia privata, strada che si è dimostrata vincente. la nuova sede è un simbolo di speranza resilienza. In quasi 16 anni abbiamo accolto e seguito oltre 2.600 donne”.
Trasloco in estate
Il trasloco da via Palermo, sede attuale, a Palazzo Guasco sarà nel periodo esitivo. “Sappiamo che serviranno ancora sforzi maggiori per assicurare stabilità e sostenibilità al Centro antiviolenza, ma siamo determinate per un progetto necessario per l’intera comunità”. Chi vuole sostenere Me.dea può fare donazioni per l’allestimento, collegandosi sul sito, nella apposita sezione, o offrendo collaborazione per il trasloco. “Insieme possiamo continuare a costruire un futuro libero dalla violenza”