Acqua pubblica: le associazioni alessandrine chiedono coerenza e trasparenza
Comitati e realtà ambientaliste sollecitano l’adesione del Comune di Alessandria alla società consortile Acqua Pubblica Alessandrina: “Ora tocca al Consiglio rispettare il voto del 2011”
ALESSANDRIA – Giovedì 15 aprile, il Consiglio comunale di Alessandria sarà chiamato a decidere sull’adesione alla società consortile Acqua Pubblica Alessandrina. Ovvero, il soggetto totalmente pubblico individuato per la gestione del servizio idrico nell’Ambito Territoriale Ottimale 6 (Ato6).
Una decisione che sta suscitando ampio dibattito, soprattutto dopo che alcune forze politiche di maggioranza hanno manifestato perplessità sull’adesione al consorzio. Nonostante il voto inizialmente favorevole espresso dal sindaco Giorgio Abonante nella Conferenza d’Ambito del 30 dicembre 2024. Quando quasi tutti i Comuni si erano espressi a favore della gestione pubblica dell’acqua.
Acqua, un impegno nato dal referendum del 2011
Le associazioni e i comitati alessandrini, da anni impegnati nella tutela dell’acqua come bene comune, ricordano come “il referendum del 2011 abbia visto una schiacciante maggioranza dei cittadini (oltre il 93% in provincia di Alessandria) votare per l’uscita dei privati dalla gestione del servizio idrico. A quasi tre lustri da quel voto – scrivono in una nota – il Piemonte si sta uniformando al principio di gestione pubblica. E in quasi tutti gli ambiti il servizio è stato affidato a società pubbliche. Alessandria non può tirarsi indietro proprio ora”.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Arera, autorità di regolazione del settore, hanno fissato al 30 aprile 2025 la scadenza per la costituzione del gestore unico. Il ritardo del Comune di Alessandria nel deliberare l’adesione potrebbe compromettere l’erogazione dei fondi Pnrr. Peraltro attualmente congelati in attesa della formalizzazione del soggetto pubblico, mentre i lavori sono già in corso.
“Intanto, gli altri Comuni afferenti ai gestori Valle Orba Depurazione e Comuni Riuniti Belforte Monferrato hanno già deliberato l’adesione, o sono in procinto di farlo. Solo Alessandria, capofila e controllante di Amag Reti Idriche, è rimasta ferma, bloccando di fatto l’intero processo”.
L’appello alla responsabilità
Le associazioni firmatarie – tra cui Acqua Bene Comune Alessandria, Comitato Torrente Orba, Vivere in Fraschetta, Fiab Alessandria, Medicina Democratica, Pro Natura, Legambiente Ovadese e Vallemme – chiedono “un voto chiaro e responsabile da parte del Consiglio comunale. Così da dare attuazione alla volontà popolare e sbloccare i fondi Pnrr. E avviare finalmente un gestore unico e pubblico del servizio idrico, in un percorso trasparente e partecipato”.
“Non c’è più tempo da perdere – concludono -. Servono coerenza rispetto agli impegni presi e rispetto per i cittadini. Che da anni chiedono un sistema idrico trasparente, efficiente, e totalmente pubblico”.