Benedicta: il presidente Mattarella ricorda la strage del 1944
“La memoria dell’eccidio appartiene alla storia della Liberazione e della Repubblica”
BOSIO – La commemorazione dell’eccidio avvenuto alla Benedicta nel 1944 ha idealmente avuto un partecipante in più per l’edizione 2025. A spendere parole accorate per ricordare i fatti che portarono all’esecuzione sommaria di 75 partigiani e alla deportazione di molti altri verso i campi di sterminio è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La memoria dell’eccidio della Benedicta – ha scritto – appartiene alla storia della Liberazione italiana e della Repubblica. Nell’anniversario delle battaglie nell’Appennino ligure-piemontese, degli scontri armati attorno a Capanne di Marcarolo e della spietata esecuzione dei partigiani fatti prigionieri nell’abbazia della Benedicta desidero rinnovare i sentimenti di vicinanza ai discendenti dei patrioti caduti, a quanti negli anni hanno tenuto vivo il ricordo dell’eroismo dei combattenti per la libertà e si raccolgono affinché la memoria sia trasmissione di valori e di impegno”.
Nella giornata di ieri è andata in scena la cerimonia che ogni anno richiama sulle vette al confine tra le due regioni autorità e associazioni, discendenti dei reduci e semplici cittadini accomunati dalla consapevolezza di come da quanto avvenne alla Benedicta derivano le base dell’odierna convivenza civile. A pronunciare l’orazione ufficiale la scrittrice Raffaella Romagnolo che in più di un’occasione, nei suoi libri, ha incrociato la storia del periodo cruciale che portò alla nascita della Repubblica come la conosciamo oggi.
Momento comune
Sergio Mattarella ha inviato il suo messaggio al sindaco di Bosio, Domenico Merlo, e al presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli. Dopo la deposizione delle corone, la celebrazione della messa, i saluti delle istituzioni e l’orazione ufficiale. “Questo – ha ricordato Borioli – rimane uno dei luoghi più importanti della Resistenza piemontese. Una vicenda così tragica è servita a ravvivare il desiderio di combattere contro i nazifascisti per liberare questo territorio”.
Alla mattinata hanno partecipato tante associazioni provenienti dalle Provincie di Alessandria e Genova. Nel pomeriggio si è svolta la camminata simbolica sul sentiero della pace.