Barosini (Azione): “Trump e i dazi, un’opportunità storica per gli Stati Uniti d’Europa”
Secondo il presidente regionale del partito, "la nuova sfida globale può essere il motore di un’Europa più unita, capace di giocare da protagonista nel libero scambio e nella difesa delle libertà civili"
ALESSANDRIA – “Il mondo è alla vigilia di un nuovo ordine e, paradossalmente, lo si deve anche al bizzarro Trump”: parole di Giovanni Barosini, presidente di Azione Piemonte, in una riflessione che lega le tensioni geopolitiche attuali alla possibilità di un rilancio dell’unità europea. “Questa torsione geopolitica non è solo una sciagura. Se ben osservata, essa dischiude un’opportunità insperata. Giacché l’Occidente versava già in una condizione di difficoltà sistemica, non è detto che un trauma esterno non possa rivelarsi l’occasione per risanare, riorganizzare, rinnovare”.
Barosini sottolinea che “gli europei, di fronte a questo frangente, dovranno resistere alla tentazione del particolarismo. Non si può rispondere a una sfida planetaria con diplomazie provinciali”. E avverte: “Se ogni Stato-membro dovesse trattare isolatamente con Washington, cederebbe il fianco a una strategia americana perfettamente consapevole del proprio potere divisivo”.
Barosini: Il potenziale dell’Ue, gigante dormiente”
“L’Unione europea, con i suoi 500 milioni di consumatori e la sua capacità produttiva ineguagliata in termini di qualità, resta il mercato più appetibile del globo. Un gigante commerciale che può – se solo lo vuole – giocare ad armi pari”, afferma Barosini. E aggiunge: “Trump, al netto della sua retorica muscolare, dovrà tener conto di almeno due verità. L’Europa può rispondere colpo su colpo alle misure protezionistiche e può intessere nuove alleanze con partner desiderosi di accedere a un mercato dinamico, civile, regolato”.
“È tempo che l’Europa Unita si candidi, senza timidezze, al ruolo di nuova paladina del libero scambio”, sostiene Barosini. “Non solo contrastando i dazi, ma promuovendo un ordine economico equo e moderno. Capace di disciplinare i colossi tecnologici che oggi si muovono nell’ombra normativa, pagando imposte irrisorie, raccogliendo dati in modo opaco e drenando ricchezza senza restituirne”.
“Doppia guerra in atto”
Per il presidente di Azione Piemonte, insomma, “è in atto una doppia guerra. Una guerreggiata, tragicamente concreta; e una commerciale, meno cruenta ma non meno decisiva. In entrambi i casi, l’Europa si gioca la propria indipendenza politica ed economica. La sua vocazione al mercato sociale, il suo ruolo di custode delle libertà civili. Ecco perché tutti dobbiamo esserne protagonisti attivi”.