FC, Merlo risponde a Camisola: “Mai dato uno schiaffo a Campese”
L'allenatore risponde al collega: "Stavamo parlando tra noi, gli ho detto di allontanarsi". Il futuro? "Servono due vittorie, come sette giorni fa"
ALESSANDRIA – “Cosa ci siamo detti Alberto Merlo ed io? Ho solo difeso un mio giocatore, che mi è stato riferito essere stato colpito con uno schiaffo dall’allenatore dell’Alessandria”.
La dichiarazione di Francesco Camisola, tecnico dello Spartak San Damiano, agita il dopo gara. Che gli animi fosse caldi al triplice fischio si è visto bene, alcuni dirigenti dell’Alessandria, dopo oltre dieci minuti, a campo ormai vuoto, hanno invitato, molto cortesemente, il portiere ospite Zeggio a raggiungere gli spogliatoi senza insistere nei festeggiamenti un po’ ‘provocatori’
Ma schiaffi, dagli spalti, non se ne sono visti. “Se ci sono filmati, vedremo”, aggiunge Camisola.
La replica di Merlo non si fa attendere. “A fine gara eravamo tutti in gruppo, come facciamo sempre. Si è avvicinato il numero 7 (Campese, ndr) e voleva spiegarci cosa dovevamo fare. Insisteva, gli ho messo una mano sulla spalla e l’ho invitato a raggiungere gli spogliatoi. Gara finita, che senso aveva provocarci? Ho tre figlie a casa, questi comportamenti non mi appartengono”.
Ancora con una puntualizzazione. “I nostri giovani non si permetterebbero mai atteggiamenti simili, i primi a richiamarli sarebbero gli esperti“.
Anche l’arbitro, insiste Merlo, “ha visto che ho messo solo una mano sulla palla. Lo ribadisco. Se qualcuno sostiene una versione diversa non è in buona fede”.
L’allenatore si è anche confrontato sul fatto con i sui giocatori. “Dopo l’intervista in sala stampa – aggiunge – sono tornato nello spogliatoio e ho chiesto ai ragazzi se mi avessero visto colpire un giocatore dello Spartak. Magné mi ha risposto che, al contrario, uno schiaffo è arrivato a me“.
E uno, da chi era vicino alle panchine, avrebbe raggiunto anche a Tozzi. E se dovesse arrivare, invece, una squalifica? “Sarebbe per qualcosa che non ho fatto. In quel caso toccherà ad Ammirata, che porta bene”.
Occasioni sprecate
Il primo matchpoint fallito cosa lascia nei Grigi? “Rammarico, grande. Recriminazioni, perché il primo tempo sontuoso, con almeno quattro occasioni enormi, meritava di essere chiuso con un ampio vantaggio. Cardellino, Grandoni, Muratore: gli errori sono di giocatori ‘navigati’. Non dobbiamo farci mai prendere dalla tesione, dal desiderio di forzare, dalla precipitazione“.
Spartak solido. “Eh beh, con questo punto è nei playoff, vero?”. Battuta che fa intuire come il risultato sia indigesto per tutti in casa grigia. “In gare come questa poi ci può anche essere il rischio di esporsi alle ripartenze degli avversari. Canegallo ha fatto una grande parata”.
Vantaggio dimezzato rispetto al Casale: tutto in 180 minuti. “La situazione è la stessa di sette giorni fa. Dobbiamo vincere due gare, abbiamo tre settimane per preparare la prima. Insieme alla nostra gente”.