Rossa (Pd): “Società consortile dell’acqua, smascherato il teatrino della Lega”
La capogruppo dem alza il tono nel dibattito su Amag Reti Idriche: “Il direttore di Egato 6 ha confermato i dubbi del Comune"
ALESSANDRIA – “Il teatro messo in scena dalla Lega sulla costituzione della società consortile dell’acqua è stato smascherato dallo stesso direttore dell’Ente di Governo dell’ambito Egato 6”. Con queste parole Rita Rossa, capogruppo del Partito Democratico ad Alessandria, interviene con decisione nel dibattito politico sulla gestione del servizio idrico.
Secondo Rossa, le posizioni espresse dal direttore Adriano Simoni — in una lettera indirizzata ai sindaci del territorio — confermano tutte le criticità legate al modello di società consortile. Mettendone in dubbio l’efficacia e l’idoneità a garantire l’affidamento del servizio e la coesione territoriale.
“Nessun rischio Pnrr, serve il piano d’ambito”
Per la capogruppo Pd, quindi, non è corretto affermare che la mancata adesione del Comune di Alessandria alla società consortile metta a rischio i fondi del Pnrr. “Il Mit richiede un percorso di costruzione di un soggetto unico di gestione delle reti, non certo la creazione forzata di un consorzio inefficace. Prima di tutto occorre un piano d’ambito aggiornato, con un piano economico-finanziario credibile. Senza questo strumento, non è possibile neppure un affidamento temporaneo”.
“Altro che inerzia, il Comune lavora per un’unione vera”
Rossa respinge inoltre le accuse di inerzia rivolte alla Giunta Abonante: “Non c’è nessun rinvio per nascondersi. Si sta lavorando per unire davvero il territorio, creare una gestione unica e dare prospettive di crescita alle aziende. Se la Lega vuole collaborare, solleciti il presidente di Egato 6, Giacomo Perocchio, a produrre il piano d’ambito. È lì che si gioca il futuro del sistema idrico, non in scelte affrettate e divisive”.
“La lettera di Egato conferma le nostre scelte”
Secondo la capogruppo dem, è lo stesso Egato, attraverso i suoi atti e pareri tecnici, a rispondere ai dubbi del Comune con chiarezza. Confermando che il modello consortile proposto non ha ottenuto il necessario parere tecnico favorevole.
“Sfiducia? Guardino in casa propria”
Infine, una stoccata alle polemiche personali: “Non merita commenti la considerazione sull’assessore Laguzzi. Forse il gruppo leghista si riferiva alla sfiducia interna subita da un loro sindaco in una città non lontana da Alessandria, che ha appena cacciato un assessore del suo stesso partito?”.