Pareto: il sindaco denuncia la funzionaria, ma la Procura archivia
Antonella Scaglia accusata dal primo cittadino per un'ipotesi di peculato e falso. La Procura: "Acredini di natura personale e bagatellare"
PARETO – Era stata accusata dal sindaco di Pareto, così è finita sotto accertamento per un’ipotesi di peculato e di falsità materiale. Ma sia la Procura alessandrina, che il Giudice per la indagini preliminari hanno ritenuto che le accuse a carico della funzionaria comunale Antonella Scaglia fossero infondate. E hanno archiviato il fascicolo.
Per gli inquirenti si è trattato di una accusa “completamente destituita di fondamento”.
La vicenda giudiziaria che ha interessato Antonella Scaglia, funzionario (area elevate qualificazioni) del Comune di Pareto, si è dunque conclusa nei giorni scorsi.
La querela
Il 18 ottobre 2023, il sindaco di Pareto, Walter Borreani, ha presentato nei confronti della dipendente comunale formale querela per ipotesi di reato di peculato (asserendo che avrebbe sottratto dei raccoglitori contenenti copie cartacee di delibere) e ipotesi di falso in atto pubblico (sostenendo che avrebbe “inventato” una seduta di giunta comunale).
All’esito delle perquisizioni della Polizia Giudiziaria presso l’ufficio comunale e le abitazioni nella disponibilità della Scaglia, e dopo l’interrogatorio rilasciato al pubblico ministero (assistita dagli avvocati Amedeo Caratti e Alessio Pergola), il sostituto procuratore Francesco Bruzzone, ha chiesto l’archiviazione.
“Acredini di natura bagatellare”
Perché? Nell’atto si legge “non è emerso nulla che possa suffragare le primigenie accuse del sindaco (…) la totale mancanza di responsabilità (…), l’evidente mancanza di una causale, di uno scopo, anche solamente ipotetico, per azioni tanto sconsiderate (…), parrebbe che la documentazione asseritamente sottratta fosse invece nella disponibilità del sindaco (…) – concludendo – Ritengo che la vicenda si fondi su acredini di natura personale e bagattellare“.
Il Gip Aldo Tirone, ritenuta “la notizia di reato infondata per le ragioni condivisibili addotte dal PM” ha emesso decreto di archiviazione, ponendo fine alla pendenza giudiziaria.
Le dichiarazioni
«Sono lieta che il procedimento si sia concluso accertando la verità dei fatti – commenta Antonella Scaglia – Da più di vent’anni lavoro per il Comune di Pareto e ho vissuto questa vicenda con un grave senso di ingiustizia».