Ospedale di Novi Ligure: donato un apparecchio per la neurostimolazione
Grazie ai Lions Club del territorio, la Neurologia potrà utilizzare la tDCS, una metodica non invasiva per migliorare le funzioni motorie e cognitive dei pazienti
NOVI LIGURE – Un nuovo stimolatore elettrico transcranico a corrente diretta (tDCS) è stato donato alla S.C. Neurologia del presidio ospedaliero di Novi Ligure. Il dispositivo, destinato al trattamento dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson, è stato acquistato grazie alla generosa iniziativa dei Lions Club di Pozzolo Formigaro, Borghetto Borbera, Gavi, Novi Ligure e Ovada. Con il coordinamento di Ennio Radio, presidente di zona, e con il contributo dell’Associazione Parkinson di Alessandria.
La Malattia di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa e, nel territorio dell’Asl Al, interessa circa 4.600 pazienti. Il presidio di Novi ha avviato un progetto di neurostimolazione non invasiva con tDCS, con l’obiettivo di ampliare le possibilità terapeutiche per i pazienti e migliorare la loro qualità di vita.
Cos’è la tDCS e come funziona
La tDCS è una tecnica di neuromodulazione che sfrutta l’applicazione di una corrente elettrica a bassa intensità (1-2 mA), veicolata da elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. Questo stimolo consente di modulare l’attività cerebrale in modo sicuro e mirato, favorendo il riequilibrio dei circuiti neuronali coinvolti nel controllo del movimento.
Particolarmente utile nei casi di freezing della marcia e discinesie, la tDCS è ben tollerata, semplice da utilizzare e adatta a un’ampia platea di pazienti.
Studi scientifici confermano l’efficacia della tDCS anche nel trattamento del dolore cronico, della cefalea e nella riabilitazione post-ictus. Con questa nuova strumentazione, l’ASl Al rafforza il proprio impegno nell’adozione di tecnologie terapeutiche avanzate. Offrendo nuove opportunità nel percorso riabilitativo delle persone affette da Parkinson.
L’Asl Al ha espresso riconoscenza ai Lions Club coinvolti e all’Associazione Parkinson di Alessandria per aver reso possibile l’iniziativa. Un esempio virtuoso di come la collaborazione tra Sanità pubblica e mondo associativo possa generare valore concreto per i cittadini.