Confartigianato: Piemonte quarto in Italia per export in Germania, ma la crisi…
Oltre 8 miliardi di beni venduti nel 2024, ma pesa il calo dell’11,7%. Il presidente Felici: “Serve rafforzare il legame commerciale: rapporto fondamentale per la nostra economia”
TORINO – Secondo il dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, basato su dati Istat 2023-2024, il Piemonte ha esportato verso la Germania beni per un valore superiore a 8 miliardi di euro. Confermandosi al quarto posto tra le regioni italiane per export verso Berlino. Davanti ci sono la Lombardia, con un valore pari a 19 miliardi di euro, il Veneto e l’Emilia-Romagna. All’estremo opposto, la Calabria con appena 69 milioni. Complessivamente, l’Italia ha venduto in Germania beni per 68 miliardi di euro.
Nonostante i numeri assoluti restino alti, la performance piemontese ha subito una flessione significativa: -11,7% tra il 2023 e il 2024. “Gli oltre 8 miliardi di euro di beni esportati sono un segnale positivo per la nostra economia – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –. Ma è necessario che si faccia di più e meglio per rafforzare tale rapporto che, nell’ultimo anno, si è visibilmente allentato”.
Confartigianato, i dati provincia per provincia
L’analisi territoriale mostra andamenti differenti nelle otto province piemontesi:
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Torino: 3,67 miliardi di euro (-23,8%).
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Cuneo: 1,41 miliardi (+3,6%).
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Novara: 976 milioni (+7,7%).
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Alessandria: 948 milioni (-0,9%).
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Vercelli: 422 milioni (+2,7%).
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Asti: 348 milioni (-2,3%).
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Biella: 175 milioni (-22,7%).
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Verbano-Cusio-Ossola: 112 milioni (-18%)
Le province con vocazione meccanica e manifatturiera stanno soffrendo il rallentamento della domanda tedesca, di cui l’Italia è storicamente il primo fornitore mondiale.
Nel comparto dei macchinari, il Piemonte mostra una certa tenuta con un +0,8% di esportazioni verso la Germania, a fronte di un calo nazionale del 5%. Peggio fanno il Veneto (-10,7%) e l’Emilia-Romagna (-9,2%), mentre la Lombardia limita le perdite al -2,9%.
Una visione europea e strategica
Felici sottolinea anche “la necessità di rilanciare la collaborazione industriale tra Italia e Germania. Che per noi è un partner pragmatico. Al netto delle criticità dell’Unione Europea, un’Europa con più Italia e più Germania sarebbe un attore più potente e autorevole”.
Nel biennio 2023-2024, il mercato tedesco ha registrato una contrazione significativa per il made in Italy: -5%, pari a oltre 3,7 miliardi di euro persi. In termini giornalieri, significa più di 10 milioni di euro in meno al giorno per le imprese italiane.
Il Piemonte è la seconda regione italiana per esposizione sul mercato tedesco in rapporto al valore aggiunto (6,1%). Dopo il Veneto (6,2%) e davanti a Emilia-Romagna (6%), Trentino-Alto Adige (5,9%) e Friuli-Venezia Giulia (5,5%).