Biogas Valmadonna, salta tutto?
Incontro in Provincia, Ravano se ne va: troppi paletti, farà altrove
SPINETTA MARENGO – No al biometano. Ma, soprattutto, no a tutto quello che può incidere sull’ambiente di Spinetta Marengo, già penalizzato per i noti motivi.
La grana è scoppiata qualche giorno fa, ma ora la questione comincia a farsi spessa, dopo una petizione sottoscritta da 340 cittadini.
E domani, alcuni residenti del sobborgo incontreranno il presidente della Provincia, Luigi Benzi, per spiegargli perché si oppongono a un impianto che dovrebbe produrre (a quanto risulta) 250 metri cubi di metano all’ora, grazie alla lavorazione di bucce di pomodoro e altri scarti agricoli.
La zona interessata è via Bolla, dove c’è una cava “tombata” di recente con residui di lavorazioni del Terzo Valico.
Di fatto, a Spinetta col biometano succede quel che accadde a Valmadonna col biogas, con alcune sostanziali differenze: qui la richiesta di impianto è di una società cooperativa composta da 4 ditte dell’Alessandrino: non si costituisce un comitato vero e proprio ma la protesta è lasciata alla libera iniziativa dei cittadini; il Comune non ha preso una posizione contraria.
Biogas Valmadonna, salta tutto?
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“E questo ci fa molto arrabbiare – dicono nel sobborgo – perché nel caso di Valmadonna ha dato un indirizzo politico, con la scusa che veniva danneggiato un territorio a vocazione agricola, mentre qui, invece, pur essendo noi sottoposti a problematiche ambientali evidenti, nessuno dice niente“.
Come ha spiegato Benzi, “la Provincia si mette più che altro all’ascolto, perché, in materia, non ha potere decisionale”. E domani, dunque, ascolterà…