Il bialbero di Casorzo: dove natura e meraviglia si fondono
Anna Maria Bruno guida gli escursionisti in un percorso tra vigneti, storia e uno spettacolo della natura unico nel suo genere
CASORZO – Come ogni venerdì, Anna Maria Bruno ci guida alla scoperta di sentieri, borghi e paesaggi unici con la nuova rubrica Cammina Piemonte. Un appuntamento settimanale dedicato a chi ama camminare e vuole esplorare il territorio con uno sguardo attento alla natura, alla storia e alle tradizioni locali.
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L’esperienza di oggi è dedicata alla scoperta del bialbero di Casorzo.
Due per uno
“Due per uno” non è una formula di sconto, ma il nome del bellissimo bialbero di Casorzo: un gelso e un ciliegio che convivono in un unico “corpo”!
Ci troviamo nelle terre del Malvasia, dove è presente un itinerario ad anello di circa 8 chilometri che si snoda tra campi e vigneti di questa porzione di terra astigiana.
Il percorso
Il cammino prende avvio all’altezza della Cantina di Casorzo, prosegue su via San Lodovico e, al primo bivio, dove si trova una scultura che rappresenta un’enorme ammonite, si trascura la via di sinistra e si continua diritto su strada inghiaiata.
Il percorso è ben segnalato dalle frecce: “Il sentiero del Malvasia – Camminata del bialbero”.
- Superata l’isolata cascina Gara, facilmente riconoscibile per la grande quercia che la affianca, si scende nel fondovalle, imboccando la seconda strada a destra.
- Raggiunta la provinciale n. 38 (che collega Casorzo a Grana), si gira a sinistra e, dopo circa 400 metri, si raggiunge l’area dove si trova il bialbero. Qui sono presenti panchine per la sosta.
- Dopo aver ammirato il bialbero, si torna indietro lungo la provinciale per circa 150 metri, quindi si svolta a sinistra sulla sterrata nei pressi della Cascina Nuova.
- La sterrata raggiunge una stradella asfaltata, poi si prosegue a destra su un altro tratto sterrato che costeggia una vigna.
- A un trivio si imbocca lo sterrato centrale che termina sulla provinciale che collega Casorzo a Grazzano Badoglio. Qui si gira a destra e poi subito a sinistra, in direzione di Casorzo alto.
- Il centro storico del paese ha come punto focale la chiesa parrocchiale di San Vincenzo, con una slanciata facciata in mattoni a vista. Nella piazza della chiesa si trova un ippocastano bicentenario (Aesculus hippocastanum), inserito nell’elenco degli alberi monumentali del Piemonte.
- Poco più avanti si raggiunge una seconda chiesa, Santa Maria delle Grazie, i cui conci in pietra da cantone presentano graffiti con iscrizioni storiche e immagini curiose, come la raffigurazione di una bicicletta volante.
- Il punto di partenza dista pochi passi: raggiunta infatti l’area giochi per bambini, si svolta a destra, seguendo in discesa via della Costa, che conduce ad attraversare la provinciale e a tornare alla Cantina di Casorzo.
Vale il viaggio
Il bialbero di Casorzo è una vera e propria “mirabilia” del Monferrato. La sua particolarità sta nello sviluppo spontaneo di un ciliegio all’interno della capitozza di un gelso. Le radici del ciliegio si sono fatte strada attraverso la cavità del tronco del gelso fino al suolo.
In primavera, il ciliegio fiorisce creando una nuvola bianca alla sommità del bialbero, mentre il gelso resta ancora spoglio. In autunno, accade il contrario: il gelso ingiallisce e i suoi rami avvolgono i rami spogli del ciliegio, creando un effetto unico e poetico.
Da non perdere!
Evento speciale
Sabato 29 e domenica 30, la Cantina di Casorzo organizza, nel sito del bialbero:
Dalle ore 16.00: Aperitivo e degustazione dei vini della loro produzione
Alle ore 20.00: Illuminazione del bialbero, un momento magico e suggestivo da vivere in prima persona ✨
Per info: +39 338 1889374