Acqui-Genova, per i lavori sulla frana l’assessore indica fine aprile
I fondi sono quelli già più volte citati sbloccati con il Pnrr: il totale ammonta a 84 milioni di euro. Il cantiere di Mele impiegherà un terzo delle risorse disponibili
OVADA – Il condizionale è sempre un obbligo in questi casi, ma i lavori previsti sull’Acqui – Genova per il superamento della frana che a Mele “strozza” il passaggio ferroviario dovrebbero partire a fine aprile. L’indicazione è stata fornita due giorni fa dall’assessore ai Trasporti di Regione Liguria, Marco Scajola, nel corso del vertice che si è tenuto su richiesta del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba. Presenti alla riunione anche numerosi sindaci dei comuni del basso Piemonte e della Valle Stura. Obiettivo primario fare il punto sulle condizioni di una linea che presenta un servizio che negli ultimi due anni ha visto calare la qualità del servizio in maniera preoccupante. L’associazione dei pendolari si è presentata con le sue richieste storiche ma anche con l’intenzione di far capire quali siano le esigenze legate alla più stretta attualità.
“Volevamo conoscere l’assessore – ha chiarito Fabio Ottonello, presidente del comitato, al termine dell’incontro – e devo dire che ci è sembrato realmente in ascolto delle nostre richieste. L’incontro è stato proficuo. A fine aprile è prevista la consegna lavori per la costruzione della nuova galleria di Mele. La porzione di lavori in programma per l’anno in corso non dovrebbe interferire con la normale circolazione dei treni”. I fondi sono quelli già più volte citati sbloccati con il Pnrr: il totale ammonta a 84 milioni di euro. Il cantiere di Mele impiegherà un terzo delle risorse disponibili.
Scenario particolare
L’indice di affidabilità sull’Acqui – Genova è stato uno degli argomenti trattati con particolare attenzione. Nel 2023 il valore è rimasto per otto mesi consecutivi (da aprile a dicembre) oltre il massimo consentito. Nello scorso anno lo scenario non è stato diverso. Solo il mese di agosto, caratterizzato dal trasporto sostitutivo in bus per la chiusura della linea, è rimasto al di sotto dei limiti. Ma il dato è contestato dall’associazione. Per contro, nel mese di luglio fu registrato uno storico record al contrario da 11.2 nel contesto di un mese terribile. Anche i primi mesi del 2025 non hanno fatto registrare un’inversione di tendenza.
Scajola, che ha raccolto il testimone da Augusto Sartori lo scorso autunno, ha provveduto ad aggiungere una coppia di treni sulla linea introducendo per tutto il 2025 il regionale da Genova Brignole delle 15.13 e il regionale da Acqui Terme delle 19.17. I tempi di percorrenza rimangono però un altro rebus di difficile soluzione. “I problemi per l’indice di affidabilità – spiega ancora Ottonello – dipendono dalla presenza diffusa del binario unico. Ma quella oramai è una partita che si è chiusa. Tecnicamente non ci sarebbe più la possibilità di ripristinare tratti a doppio binario. C’è poi il tema legato al transito dei treni merci: è chiaro che con il binario unico ogni minimo problema ha un riverbero molto più grave di quel che succede su altre direttive”.
Nel frattempo l’interruzione estiva è già stata calendarizzata la chiusura estiva in vigore dal 2 al 31 agosto. Allo studio le modalità del servizio sostitutivo con una logica che dovrebbe prevedere lo sdoppiamento delle corse nelle fasce a più alta frequentazione per accontentare un’utenza che gravita su aree diverse del capoluogo genovese.