Lungo black-out ed emergenza al polo chimico: fermo il trattamento di falda

L'alert nella notte tra sabato e domenica concluso dopo quasi cinque ore. Al mattino Arpa è arrivata in stabilimento per i controlli ed è tornata oggi

SPIMETTA MARENGO – Lungo black-out ed emergenza al polo chimico nella notte tra sabato e domenica: fermo per qualche tempo anche il trattamento della falda. L’alert è scattato verso mezzanotte e mezza, l’alimentazione elettrica sarebbe tornata verso le 2.20 e il ‘fine emergenza’ è stato dichiarato verso le 5. Arpa è intervenuta ieri mattina.

Il fermo di alcuni impianti

Cos’è successo? Il black-out sarebbe stato generato da una mancanza di energia elettrica generale scattata poco dopo la mezzanotte e mezza. Un’interruzione che avrebbe coinvolto le due linee dell’alta tensione dello stabilimento.

Questa situazione avrebbe provocato il fermo degli impianti, ad esclusione di quelli dotati di alimentazione in emergenza, in sostanza quelli supportati dai generatori. Tra quelli che, invece, si sono fermati ci sarebbero i trattamenti di falda e i pozzi barriera, riaccesi poi – progressivamente – verso le 2.20.

Verso le 5 di ieri, domenica, come detto, è stato dichiarato il fine emergenza. Quindi, riavviati anche i pozzi barriera e l’impianto di trattamento acque. Ora bisognerà capire cos’è accaduto in quelle ore.

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che i pozzi barriera posti nella falda acquifera sotto lo stabilimento servono a non disperdere sostanze chimiche oltre quel confine (del resto, come sentenziato dalla Cassazione nel 2019, non si possono disperdere inquinanti in quelle acque – neppure in una situazione di bonifica).

Gli accertamenti sono in corso. A chiarire i fatti, e stabilire se quelle lunghe ore di buio possano in qualche modo aver causato qualche problema, saranno i tecnici del Dipartimento alessandrino di Arpa al lavoro anche in queste ore. A fine gennaio 2025 era stato un fulmine a provocare lo stop di alcuni pozzi barriera.

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