Acqui-Genova, pendolari e sindaci incontrano l’assessore regionale ligure
L'appuntamento con Marco Scajola è previsto per le 16
OVADA – Si terrà oggi l’incontro richiesto dal Comitato Trasporti Valli Stura e Orba per discutere dei problemi legati alla Acqui – Genova. L’appuntamento con l’assessore ai Trasporti di Regione Liguria Marco Scajola è previsto per le sedici. Saranno presenti i rappresentanti dell’associazione che da anni si batte per migliorare le condizioni di viaggio sulla tratta che collega basso Piemonte e Genova e i sindaci dei comuni “affacciati” sulla linea. La richiesta, avanzata qualche settimana fa, era stata motivata con la necessità di riavviare un dialogo in qualche modo sospeso dopo il passaggio di testimone con Augusto Sartori, predecessore di Scajola. Nel contempo la linea è sempre nell’occhio del ciclone per tempi di percorrenza inadeguati e frequenti problemi legati soprattutto alla presenza del binario unico in gran parte del tracciato.
Anche la recente pubblicazione del valore legato all’indice di affidabilità ha riproposto un tema annoso legato all’evidente differenza dei tempi tra l’Acqui – Genova e le altre tratte regionali della Liguria. All’ordine del giorno previsto dall’associazione per il vertice ci sono una breve presentazione, un confronto aperto su tempistiche, modalità di viaggio e possibili migliorie. In secondo piano ma nemmeno troppo la necessarie informazioni sull’avvio del cantiere per la stazione di Mele con l’obiettivo di eliminare la frana e il servizio sostitutivo in bus già previsto per l’estate in arrivo.
Situazione complessa
Dall’entrata in carica di Scajola l’Acqui – Genova un beneficio concreto lo ha visto. Per tutto il 2025 sono state aggiunge due corse, in particolare il collegamento delle 15.17 da Genova per Acqui atteso da tanti anni a completare un’offerta carente in un orario fondamentale per gli studenti. Le richiesta avanzate da pendolari rimangono però le stesse da anni. In particolare il ripristino di più tratti a binario doppio, laddove con quello unico ogni disguido porta a conseguenze di gran lunga peggiori rispetto a quel che succede su altre direttive analoghe.
Con il valore indicato nel mese di gennaio, l’indice di affidabilità è rimasto sotto i livelli minimi per otto dei novi mesi compresi tra il 2024 e 2025. Solo ad agosto la situazione è stata apparentemente migliore. Ma i pendolari contestano un valore calcolato in presenza del servizio sostitutivo in bus che di per sè rappresenta un disagio ulteriore.