Milano-Sanremo, la ‘corsa monumento’ più amata dalla gente
Grande folle fin dall'ingresso a Viguzzolo. A Novi attesa scandira dai Cinghiali Evolution. A Ovada presente e storia
NOVI LIGURE – Il meteo non spegne l’entusiasmo. Al contrario: il ciclismo, lo sport del popolo, ha la sua consacrazione alla Milano – Sanremo, che è la gara monumento per eccellenza, perché i corridori sono già tutti in forma e il verdetto è sempre una sopresa, che sfugge ai pronostici.
Uno striscione, rigorosamente rosa, dà il benvenuto ai corridori a Viguzzolo. Otto sono in testa: Verre, Nencini. Marcellusi, Le Berre, Veistroffer, Turconi, Stewart e Sbaragli.
Vantaggio massimo di 5 minuti, quando passano a Pozzolo e poi a Novi, tantissime persone anche nella rotonda al termine del viale del Campionissimi all’altezza del museo, è già sceso a 3’30, perché nel gruppo gli uomini delle squadre dei favoriti lavorano molto. la media della prima ora è di 45,8 km/h
Applausi e tifo per Ganna, per Pogacar, più difficile da individuare, perché la pioggia nei primi chilometri li ha obbligati a indossare giacche impermeabili. Ma gli esperti non sbagliano, al primo sguardo li trovano, cori e incitamenti, anche dai giovani ciclisti dei Cinghiali Evolution
In testa al gruppo che insegue ci sono gli uomini della Alpecin Deceunik, i compagni di Van der Poel. Poi quelli della Visma Lease a Bike e del Team Picnic PostNi.
Al passaggio da Ovada è sempre grande folla, i più anziani ricordano i tempi in cui il Caffè Trieste era tappa obbligata. Il margine dei battistrada, che era sceso a 2’30’, torna a crescere dopo il Turchino e la discesa verso l’Aurelia, toccando i 4′.
A Masone poco dopo il confine tra le due regioni il ritrovo di amici, sportici e appassionati accanto allo svincolo dell’A26 e in prossimità della piazza intitolata lo scorso anno alla memoria di Candido Cannavò, per quasi vent’anni direttore della rosea. Tra le personalità che hanno voluto rendere un omaggio anche Urbano Cairo, presidente di RCS.
Verso Voltri non piove più, a 140 chilometri gli inseguitori sono a 3′, ma la corsa è nel vivo e il meteo migliora. E indivinare il vincitore è sempre più complicato. Lo spettacolo, però, è straordinario.
(fotogallery Ilaria Cutuli – Edoardo Schettino)