Costa d’Ovada, c’è la prima comunità energetica della provincia
Il progetto nasce dal basso e da un gruppo di residenti della frazione che ruota attorno alla chiesa parrocchiale “Nostra Signora della Neve”
OVADA – Tutti i cittadini, le piccole imprese, gli enti territoriali possono aderite alla “Cer Costa d’Ovada”, la prima comunità energetica rinnovabile della Provincia di Alessandria. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta nella giornata di ieri. Il progetto nasce dal basso e da un gruppo di residenti della frazione che ruota attorno alla chiesa parrocchiale “Nostra Signora della Neve”. “Il nostro scopo – spiega la presidente della comunità, Maura Casanova – è e sarà lo sviluppo dell’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili la condivisione della stessa energia elettrica, la lotta alla povertà energetica e la creazione di progetti in ambito sociale ed ambientale”. Casanova lavorerà con il supporto di un un Consiglio di Amministrazione tutto al femminile: i proprietari degli impianti sono donne che, per prime, hanno capito l’importanza dell’autonomia energetica e della condivisione all’interno del territorio dell’energia prodotta da rinnovabili.
La “CER Costa d’Ovada” opera nell’ambito della cabina elettrica primaria di riferimento che comprende 23 Comuni: Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d’Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d’Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Parodi Ligure, Prasco, Rocca Grimalda, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Trisobbio.
Fase di incubazione
La nuova comunità energetica ha da poco ottenuto il via libera da parte del Gestore Servizi Energetici. La “CER Costa d’Ovada” offre gratuitamente ai Soci: consulenza gratuita nell’analisi delle bollette elettriche per valutare possibili risparmi energetici, in caso di volontà di dotarsi di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, consulenza gratuita per lo studio preliminare di fattibilità dell’impianto, nel caso di utenza elettrica sita in Comuni con meno di 5.000 abitanti, la “CER Costa d’Ovada” assiste i soci nell’accesso al contributo PNRR sino al 40% a fondo perduto per la realizzazione degli impianti.
“Il nostro obiettivo – prosegue Casanova – è quello di crescere aumentando il numero dei soci. Gli impianti saranno gestiti dai tecnici della CER con un sistema di monitoraggio predittivo attraverso una piattaforma gestionale all’avanguardia nel nostro Paese. Gli impianti saranno seguiti per tutta la loro vita produttiva, circa 22 anni, e successivamente smontati per l’invio al riciclo“.